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Dogliani Briccolero 2016 – Chionetti

Dogliani Briccolero 2016 – Chionetti

Dire Chionetti è dire Dogliani. E dire Dogliani ovviamente è dire Dolcetto. Per il Dogliani Briccolero 20016 di Chionetti un anno di affinamento in cemento e una piccola parte in legno. Combina tipicità e immediatezza con una struttura da vino importante. Impenetrabile rubino con riflessi purpurei. Viola, ciliegia, mora e qualche accenno di liquirizia e spezie. Caldo e compatto al palato, l’intensità del gusto è il suo tratto distintivo. Una buona freschezza e un tannino netto che mette ordine al sorso nell’ottimo finale fruttato. Vino di grande personalità, ma al contempo di carattere gioviale.

Enonauta/Degustazione di Vino #9 - Dogliani Briccolero 2016 di Chionetti. Dire Dogliani ovviamente è dire Dolcetto che è dire Chionetti.
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Rosso delle Miniere 2010 Montescudaio Rosso – Fattoria di Sorbaiano

Sangiovese, Malvasia e Cabernet Franc per questo Montescudaio Rosso della Fattoria di Sorbaiano, azienda per i cui vini l’Enonauta ammette di avere un debole. Vinificazione in acciaio e a seguire malolattica e affinamento in barrique per un periodo tra i 12 e i 18 mesi.
L’accostamento Sangiovese/Malvasia Nera si conferma, qui come nell’areale del Chianti Classico, come uno dei più convincenti e tiene testa agli omologhi corregionali più quotati.
Si presenta di un bel rubino fitto. Il naso è maturo, intenso di frutti rossi maturi, scorza di arancio, una sottile nuance ematica, liquirizia.
L’attacco è di sostanza. Ha volume morbido e caldo in cui s’innestano una acidità grintosa e un tannino integrato e smussato.
Coda gustativa di frutto maturo e coerentemente di scorze d’agrume che tornano insieme a una punta amaricante di china.
Vino di calibrata forza ed espressività che promette di dare il meglio ancora tra qualche anno.

Trovò nelle Tagliatelle all’uovo al Ragù di Lepre un piatto ideale a farne risaltare le caratteristiche.

Enonauta/Degustazione di Vino #6 - Rosso delle Miniere 201 di Sorbaiano. Sangiovese , malvasia e Cabernet Franc. Sostanza e calibrata forza.
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Nebbiolo Cascinotto 2015 – Claudio Alario

Nebbiolo Cascinotto 2015 – Claudio Alario

Colore rubino scuro. Consistente.
Appena sturato è chiuso, oscuro. Lancia brevi segnali olfattivi, tutti riconducibili al legno e alle spezie, ma resta chiuso nel guscio.
Assaggio, ma rimando al giorno seguente gli appunti e le conclusioni.
A distanza di ventiquattro ore esprime un bouquet di tutto rispetto e mette in successione sentori di geranio, mirtillo, note eteree e di tabacco, sentori boisée per poi distendersi in una singolare coda di eucalipto, cannella e mirto.
Al palato è caldo, molto caldo. Ha volume il sorso, forza e polpa, è un vino di struttura che che ingaggia un corpo a corpo con le papille gustative. Un vino tattile e muscolare, dotato di freschezza soffice e di un tannino robusto e che sviluppa in ampiezza, senza peraltro rinunciare a sorprendere anche in bocca con un persistente retrogusto finale di scorza d’arancio.
È lecito pensare che questa grande potenza figlia dell’annata in un paio d’anni riesca a smorzarsi e a dare la possibilità a questo Nebbiolo  di Claudio Alario di esprimersi al 100%. Dunque non resta dunque nient’altro da fare che darsi appuntamento al 2021.

 
 
Nebbiolo Cascinotto 2015 Claudio Alario
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