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VERDICCHIO DI MATELICA RISERVA DOCG MIRUM 2015 – La Monacesca

VERDICCHIO DI MATELICA RISERVA DOCG MIRUM 2015 – La Monacesca

Il Verdicchio di Matelica Mirum de La Monacesca è ottenuto da uve surmature con sosta sulle fecce e affinamento in acciaio e bottiglia.

Mi misuro per la seconda volta con questa bottiglia, dopo una prima interlocutoria volta in cui la bottiglia finì troppo alla svelta durante una cena inadatta.

Non so se chiamarlo Superverdicchio sia fuori luogo, ma lo farei con intento laudativo e affatto ironico e per sottolineare l’apprezzamento per una idea di vino riserva che ha principalmente a che fare con la natura della materia da cui si è ottenuto.

Colore tendente al dorato molto vivo. Quadro olfattivo ampio e intenso con sentori di nespola matura, ranuncolo giallo, miele di trifoglio.

In bocca mostra grande struttura, densità e impatto aromatico. Seppure ceda in freschezza rispetto alle aspettative create da un Verdicchio di Matelica, la vena sapida e la profondità/persistenza lo fanno apprezzare e gustare da solo e a tavola, meglio se in compagnia di piatti strutturati.

Enonauta/Degustazione di Vino #083 - review - VERDICCHIO DI MATELICA RISERVA DOCG MIRUM 2015 - La Monacesca | un superverdicchio affascinante

VERDICCHIO DI MATELICA RISERVA DOCG MIRUM 2015 – La Monacesca

Verdicchio di Matelica from overripe grapes with rest on the lees and refinement in steel and bottle.

I’m testing myself for the second time with this bottle, after a first tentative time in which the bottle ran out too quickly during an unsuitable dinner.

I don’t know if calling it Superverdicchio is out of place, but I would do so with a laudatory and not at all ironic intent and to underline the appreciation for an idea of ​​reserve wine which has mainly to do with the nature of the material from which it is obtained.

Very bright golden color. Broad and intense olfactory framework with hints of ripe medlar, yellow buttercup, clover honey.

In the mouth it shows great structure, density and aromatic impact. Although it falls short in freshness compared to the expectations created by a Verdicchio di Matelica, its savory streak and depth/persistence make it appreciated and enjoyed alone and at the table, preferably in the company of structured dishes.

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