Dopo il Dodòn 2018 stappo anche il Bianco Sandrigo 2018 per approfondire la conoscenza dei vini del signor Denis Montanar da Borgo Dodone (UD).
Sempre uve Friulano/Tocai con breve macerazione e sosta sulle fecce. Solo acciaio.
Lo gradisco come l’altro, ma lo preferisco per un più manifesto equilibrio, per cui pur restando un vino molto diretto ne guadagna in precisione.
Colore intenso, sentori agrumati, meno exotic del Dodòn già stappato, di purea di albicocca, fiori di camomilla ed erbaceo fresco.
Freschezza, intensità di gusto, ma anche una certa precisione di tratto, sempre in relazione al Dodòn, per cui risulta più suadente e meno ostico sul finale.
Una coppia di bottiglie che invogliano a proseguire nell’approfondimento.
Appare di domenica mattina, come un proiettile tracciante a indicare la direzione nell’oscura delusione innescata da alcune bottiglie discutibili, questo Brda 2016 di Kristian Keber figlio di Edi da Zegla-Cormons. Collio.
Definiamolo Orange Wine per semplicità. Ribolla, Malvasia e Friulano con macerazione sulle bucce, fermentazione spontanea, passaggio in legno grande. Biodinamica.
Il colore ricorda quello dell’ambra. Vagamente opalescente. Stappato volontariamente freddo per curiosità, coi minuti si compone un quadro olfattivo vario e ben definito. Elicriso, pompelmo, nespola in prima battuta, a cui si aggiungono in seguito sentori di chicco di caffé e sfalcio d’erba medica. Il sorso è un crescendo pieno di tensione che si libera in un finale che rievoca a lungo il frutto disidratato, a tratti balsamico, erbe aromatiche. Vino che ha grande presenza e precisione.
Un vino che infonde fiducia e innesca il buonumore.
Con lo Sformato di Patate e Cavolfiore in buona accoppiata.
Brda 2016 – Kristian Keber
This Brda 2016 by Kristian Keber son of Edi from Zegla-Cormons appears on Sunday morning, like a tracer bullet to indicate the direction in the dark disappointment triggered by some questionable bottles. Collio.
Let’s call it Orange Wine for simplicity. Ribolla, Malvasia and Friulano with maceration on the skins, spontaneous fermentation, passage in large wood. Biodynamics.
The color resembles that of amber. Vaguely opalescent. Uncorked voluntarily cold out of curiosity, over the minutes a varied and well-defined olfactory picture is created. Helichrysum, grapefruit, medlar at first, to which are later added hints of coffee bean and alfalfa clippings. The sip is a crescendo full of tension that is released in a finish that recalls the dehydrated fruit, at times balsamic, aromatic herbs. Wine that has great presence and precision.
A wine that instills confidence and triggers good mood.
With the Potato and Cauliflower flan in good combination.