Taurasi Tenuta Cavalier Pepe – Opera Mia 2013
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.
Taurasi Tenuta Cavalier Pepe – Opera Mia 2013
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.
Questo Taurasi La Loggia del Cavaliere 2013 della Tenuta Cavalier Pepe avrei dovuto berlo nel 2030 probabilmente. Eppure tra le pieghe della sua austera gioventù, che per mia esperienza spesso si riscontra nei vini ottenuti dall’Aglianico, si è manifestato come un vino espressivo e di cui si intravede un grande potenziale per chi avrà il tempo di aspettare o la possibilità di comprare una bottiglia già matura. Ma la voglia di stappare un Taurasi non è coincisa con la presenza di un Taurasi con qualche anno sulle spalle in cantina, come già successo nel recente passato. (leggi qui)
Lo avrei dovuto stappare nel 2030 probabilmente. Ma tra le pieghe della sua austera gioventù si manifesta come un vino espressivo e di carattere.
5 anni di affinamento tra barrique, acciaio e bottiglia prima di arrivare al cavatappi.
Il colore è tra il rubino e il granato scuro molto vivo, denso, ha blandi aromi floreali, ma intensi richiami di erbe aromatiche come il rosmarino e la lavanda, sentori di prugna (non secca) e cassis, di marasca e spezie e accenni di tostatura e di cenere.
Vino di struttura con trama tannica importante in cui tutto sembra essere nel momento della massima potenza, dal lungo finale coerente e che riesce però a non risultare involuto, come talvolta accade, trovando un punto di risoluzione e di piacevolezza accompagnato alla carne alla brace.
È stato un piacere nell’attesa di ritrovarci nel 2030.
I should have probably drunk this Taurasi La Loggia del Cavaliere 2013 from Tenuta Cavalier Pepe in 2030. Yet among the folds of its austere youth, which in my experience is often found in wines obtained from Aglianico, it has manifested itself as an expressive wine and of which we can glimpse great potential for those who have the time to wait or the possibility of buying an already mature bottle. But the desire to uncork a Taurasi did not coincide with the presence of a Taurasi with a few years under its belt in the cellar, as has already happened in the recent past. (read here https://wp.me/pavwJ6-iB)
I should have uncorked it in 2030 probably. But among the folds of its austere youth it manifests itself as an expressive wine with character.
5 years of aging in barrique, steel and bottle before arriving at the corkscrew.
The color is between ruby and dark garnet, very bright, dense, has mild floral aromas, but intense hints of aromatic herbs such as rosemary and lavender, hints of plum (not dried) and cassis, morello cherry and spices and hints of toasting and ash.
A structured wine with an important tannic texture in which everything seems to be at its moment of maximum power, with a long coherent finish which however manages not to be convoluted, as sometimes happens, finding a point of resolution and pleasantness accompanied by grilled meat.
It was a pleasure waiting to meet again in 2030.
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.