Dolcetto d’Alba Superiore 2013 – Flavio Roddolo
Il Dolcetto di Flavio Roddolo è uno di quei vini la cui conoscenza, meglio se accompagnata dalla conoscenza del Signor Flavio stesso, aiuta a sgretolare alcuni preconcetti con cui talvolta, nel mio caso sicuramente, si parte per avventurarsi nel vasto territorio del Vino. I pregiudizi verso alcuni vitigni ritenuti minori, le graduatorie fittizie, le sale d’assaggio fruffrù con visita tipo deportazione, l’appeal, le mode, etc.
I vini di Roddolo hanno tutti una forza non comune e il Dolcetto d’Alba Superiore 2013 è un’idea di Dolcetto forse estrema, che spoglia il Dolcetto di alcune sue caratteristiche per portarlo a un punto limite di evoluzione.
Barrique esauste per il lungo affinamento.
Il colore è rubino scuro, al limite dell’impenetrabile. Profumi di fiori secchi, cassis, leggere note di sottobosco, pepe bianco, vagamente rustico.
Asciutto, secco, sferzante, nervoso al palato. Delle morbidezze del dolcetto non c’è traccia, è un vino assolutamente essenziale, con un tannino rigoroso. Bitter, erbe secche in mazzo tritate, cassis in un finale più che persistente.
Personalmente lo metterei nel novero dei Dolcetto che mi sentirei di consigliare per farsi un’idea delle potenzialità del vitigno e dei vini che se ne traggono.
Dolcetto d’Alba Superiore 2013 – Flavio Roddolo
Flavio Roddolo’s Dolcetto is one of those wines whose knowledge, better if accompanied by the knowledge of Mr. Flavio himself, helps to crumble some preconceptions with which sometimes, in my case certainly, one sets out to venture into the vast territory of wine. The prejudices towards some vines considered minor, the fictitious rankings, the fruffrù tasting rooms with deportation-type visits, the appeal, the fashions, etc.
Roddolo’s wines all have an uncommon strength and the Dolcetto d’Alba Superiore 2013 is perhaps an extreme idea of Dolcetto, which strips Dolcetto of some of its characteristics to bring it to a limit point of evolution.
Barriques exhausted from long aging.
The color is dark ruby, bordering on impenetrable. Aromas of dried flowers, cassis, light notes of undergrowth, white pepper, vaguely rustic.
Dry, dry, lashing, nervous on the palate. There is no trace of the softness of the dolcetto, it is an absolutely essential wine, with rigorous tannins. Bitters, chopped dried herbs, cassis in a more than persistent finish.
Personally, I would put it among the Dolcettos that I would recommend to get an idea of the potential of the vine and the wines made from it.
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.