Dolcetto di Diano d’Alba Sörì Colombè 2020 – Prandi
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.
Dolcetto di Diano d’Alba Sörì Colombè 2020 – Prandi
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.
Fa piacere stappare le Grandi Bottiglie, grandi sulla carta o dentro la bottiglia, ma dà altresi piacere stappare quelle piccole (solo nel prezzo) grandi bottiglie che riverberano sapori e ricordi con cui abbiamo edificato la nostra personale mappa con cui cerchiamo di orientarci nel quotidiano navigare nel pelago vinoso.
Come, ad esempio, questo Nebbiolo d’Alba 2015 del Signor Prandi di Diano d’Alba.
L’azienda agricola Prandi si trova a Diano d’Alba, località famosa per il Dolcetto e per essere il primo comune italiano a dotarsi di un sistema di zonazione che ha mappato tutti i cru, in loco chiamati Sörì, ovvero “luogo solatio”, dotandosi di un dispositivo di valorizzazione del territorio che sembra essere ancora all’avanguardia.
Quando mi trovo in Piemonte non ometto mai di passare a trovare il Signor Alessandro Prandi, sempre accogliente e gentile, che ne possiede due. Il Sörì Cristina e il Sörì Colombé.
Da uve raccolte in questi appezzamenti nasce questo Nebbiolo d’Alba.
Cemento e poi barriques che il Signor Prandi chiama contenitori.
La veste è color granato trasparente. Vino franco e possente con bei profumi di viola, cassis, liquirizia, caffè macinato. L’attacco è caldo e tannico. Incute timore il tannino compatto, fitto, che non dà tregua.
Ma ha anche una materia fresca e piena di sapore che gli permette un buon allungo centrato sulle erbe officinali.
It is a pleasure to uncork the Big Bottles, large on the paper or inside the bottle, but it is also a pleasure to uncork those small (only in price) large bottles that reverberate flavors and memories with which we have built our personal map with which we try to orient ourselves in our daily navigation in the vinous pelago.
Like, for example, this Nebbiolo d’Alba 2015 by Mr. Prandi from Diano d’Alba.
The Prandi agricultural company is located in Diano d’Alba, a place famous for Dolcetto and for being the first Italian municipality to adopt a zoning system that mapped all the crus, locally called Sörì, or “sunny place”, by equipping itself with a device for valorising the territory which still seems to be at the forefront.
When I’m in Piedmont I never fail to visit Mr. Alessandro Prandi, always welcoming and kind, who owns two. The Sörì Cristina and the Sörì Colombé.
This Nebbiolo d’Alba is born from grapes harvested in these plots.
Cement and then barriques which Mr. Prandi calls containers.
The robe is transparent garnet colour. Frank and powerful wine with beautiful aromas of violet, cassis, liquorice, ground coffee. The attack is warm and tannic. The compact, dense tannins that give no respite are frightening.
But it also has a fresh substance full of flavor which allows it a good extension centered on medicinal herbs.
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.