Riesling 2015 – Pierre Frick
Alsace
Appellation Alsace Contrôlée
Una sola bottiglia di Riesling Pierre Frick da Pfaffenheim (Alsazia) e un vagone di Sushi per un divertente capodanno a due e approccio per la prima volta questo monumento del vino organico con risultati entusiasmanti. Per il vino e per l’ottimo abbinamento.
Il Riesling 2015 di Pierre Frick (come da info reperibili sul sito aziendale https://www.pierrefrick.com/cuvees/degustation/Cuvees-en-elevage-classique/Cuvees-de-Creation/Riesling-2015-Pur-Vin-sans-sulfite-ajoute-93.html) si ottiene dopo lunga fermentazione e sosta sulle fecce fini e seguente elevazione in vecchie botti e poi in bottiglia senza aggiunta di solfiti.
Il colore è un giallo intenso quasi dorato. Inizialmente chiuso, chiusissimo sotto il suo tappo a corona, questo vino mi porta a spendere il termine “caleidoscopico” per come si compone col tempo il suo corredo olfattivo. Dopo l’iniziale e continuo ricordo di resina di pino si sommano senza sosta sentori floreali di tarassaco, di frutta tropicale come il mango, il cedro e vaghe reminiscenze affumicate e petrose.
In bocca ha grande carattere, freschezza citrina accompagnata a densità, a intensità di gusto, lunghezza, alla capacità di restare sulla lingua e risalire il cavo orale. Ottimo il finale sempre centrato su note di resina e a cui si aggiunge un ricordo di purea di albicocca. Da segnalare l’ultimo bicchiere rimasto sul tavolo che il giorno dopo continuava tranquillamente la sua evoluzione incurante del tempo e dell’ossigeno.
Riesling 2015 – Pierre Frick
A single bottle of Pierre Frick Riesling from Pfaffenheim (Alsace) and a wagon of Sushi for a fun New Year’s Eve for two and I approach this monument of organic wine for the first time with exciting results. For the wine and the excellent pairing.
Pierre Frick’s Riesling 2015 (as per the information available on the company website https://www.pierrefrick.com/cuvees/degustation/Cuvees-en-elevage-classique/Cuvees-de-Creation/Riesling-2015-Pur-Vin- sans-sulfite-ajoute-93.html) is obtained after long fermentation and rest on the fine lees and subsequent elevation in old barrels and then in the bottle without the addition of sulphites.
The color is an intense, almost golden yellow. Initially closed, very closed under its crown cap, this wine leads me to use the term “kaleidoscopic” for how its olfactory composition is composed over time. After the initial and continuous memory of pine resin, floral hints of dandelion, tropical fruit such as mango, cedar and vague smoky and petrous reminiscences continuously add up.
In the mouth it has great character, citrus freshness accompanied by density, intensity of taste, length, the ability to remain on the tongue and move up the oral cavity. The finish is excellent, always centered on notes of resin and to which is added a hint of apricot puree. Of note is the last glass left on the table which continued its evolution the following day, regardless of time and oxygen.
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.