Fiano 2019 – Mila Vuolo – Colli di Salerno IGT
Antefatto:
Conobbi i vini di Mila Vuolo durante l’edizione 2021 del Mercato Fivi. Ne rimasi colpito e il giorno seguente tornai al banco per acquistare delle bottiglie che però non c’erano più. Seguì delusione.
A novembre 2022, per l’ultima edizione del Mercato Fivi, il banco di Mila Vuolo è stato il primo a cui mi sono avvicinato e le bottiglie le ho acquistate subito.
Viene dall’entroterra Salernitano e non ha da superare paragoni ingiustificati con omologhi di altre provenienze. Buono di suo. Il mio giudizio è certamente parziale perché raccoglie alcune delle caratteristiche che mi fanno apprezzare entusiasticamente un vino bianco. Ovvero l’eleganza dei profumi, la loro suggestività, la stratificazione del sorso, la suadenza, il suo gusto pieno, l’impatto non meramente tattile.
Vinificato in acciaio con 12 mesi di sosta sulle fecce fini.
Il colore è giallo verso il dorato, profumi tanti, narciso, mela opal, zafferano, altre spezie, tracce di miele e di noce, di agrume dolce. Il tutto con grande precisione.
Vino sapido, non fino alla salamoia, ma sapido, il gusto è intenso, acidità misurata, materia spessa, stratificata, che riporta fedelmente al palato quanto percepito dal naso. Finisce lungo, succoso, a tratti rugoso. Per me buonissimo.
Io lo accompagnai felicemente a uno Spaghetto con le Vongole.
Ha molti punti di forza e, a questo punto della sua vita, nessuna debolezza. La prossima volta un furgone…
Fiano 2019 – Mila Vuolo – Colli di Salerno IGT
Background:
I met Mila Vuolo’s wines during the 2021 edition of the Fivi Market. I was impressed and the following day I went back to the counter to buy some bottles but they were no longer there. Disappointment followed.
In November 2022, for the latest edition of the Fivi Market, Mila Vuolo’s stall was the first one I approached and I purchased the bottles immediately.
It comes from the Salerno hinterland and does not have to overcome unjustified comparisons with counterparts from other origins. Good on its own. My opinion is certainly partial because it brings together some of the characteristics that make me enthusiastically appreciate a white wine. That is, the elegance of the aromas, their suggestiveness, the stratification of the sip, the persuasiveness, its full taste, the impact that is not merely tactile.
Vinified in steel with 12 months of rest on the fine lees.
The color is yellow to golden, many aromas, narcissus, opal apple, saffron, other spices, traces of honey and walnut, sweet citrus. All with great precision.
Savory wine, not to the point of brine, but savory, the taste is intense, measured acidity, thick, layered matter, which faithfully reports to the palate what is perceived by the nose. It ends long, juicy, at times wrinkled. Very good for me.
I happily accompanied him to a Spaghetti with Clams.
He has many strengths and, at this point in his life, no weaknesses. Next time a van…
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.