Bottiglie, Degustazioni

Mason 2015 – Manincor

Mason 2015 – Manincor – Pinot Nero/Caldaro/Alto Adige Doc

Il Mason 2015 di Manincor è una bottiglia che mi riconcilia col Pinot Nero, italiano o transalpino che sia, da cui finisco spesso deluso. Per l’essere costantemente in bilico tra un’apparente scarnezza e una forza espressiva inarginabile. La precisione, la pulizia unite a una complessità non trascurabile di un vino che non appare mai sovracostruito.
Pinot nero, fermentazione con lieviti indigeni, due settimana di macerazione, 16 mesi di barrique (20 percento nuove), sempre a contatto con le fecce.
Vino dalla luminosità rara, aperto, lindo e diretto nel bouquet dove troviamo i frutti rossi come la fragolina di bosco e il lampone, il mazzetto aromatico, la china, lievi sentori di spezie e di affumicato.
Al palato brilla per la lineare e lunga progressione, la freschezza diffusa e l’intensa espressione di gusto, il tannino setoso, un equilibrio e una piacevolezza generale da ricordare. Finisce con un bel ricordo di frutto “vero” e spezie dolci.
Un bel riconciliarsi col Pinot Nero con questo Mason che ricordavo buono e che ritrovo buono.
Enonauta/Degustazione di Vino #181 - Mason 2015 - Manincor | Vino dalla luminosità rara, aperto, lindo e diretto nel bouquet...
Enonauta/Degustazione di Vino #181 - Mason 2015 - Manincor | Vino dalla luminosità rara, aperto, lindo e diretto nel bouquet...

Mason 2015 – Manincor – Pinot Noir/Caldaro/Alto Adige Doc

Manincor’s Mason 2015 is a bottle that reconciles me with Pinot Noir, whether Italian or transalpine, which I often end up disappointed by. For being constantly in the balance between an apparent sparseness and an unstoppable expressive force. Precision, cleanliness combined with a non-negligible complexity of a wine that never appears over-constructed.
Pinot noir, fermentation with indigenous yeasts, two weeks of maceration, 16 months in barrique (20 percent new), always in contact with the lees.
Wine with a rare brightness, open, clean and direct in the bouquet where we find red fruits such as wild strawberry and raspberry, the aromatic bunch, cinchona, light hints of spices and smoke.
On the palate it shines with its linear and long progression, the widespread freshness and the intense expression of taste, the silky tannins, a balance and a general pleasantness to remember. It ends with a nice hint of “real” fruit and sweet spices.
A nice reconciliation with the Pinot Noir with this Mason which I remembered as good and which I find good again.

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Bottiglie, Degustazioni

Eichorn 2016 – Manincor

Eichorn 2016 – Manincor

Alto Adige Terlano DOC

Eichorn di Manincor è un vino da uve Pinot Bianco coltivate seguendo i princìpi dell’agricoltura biodinamica.
Breve macerazione, fermentazione spontanea, quattro mesi di affinamento in rovere a contatto coi lieviti.

Brillante giallo chiarissimo. Mostra nel bicchiere una certa densità.
Profilo olfattivo composito e pulito. L’impatto di un prato primaverile in pieno sole. Frutta e fiori bianchi. Pera Abate, glicine, afflato calcareo/petroso, erbe aromatiche, nepitella, crema di limoni.

Enonauta/Degustazione di Vino #037 - wine review - Eichorn 2016 di Manincor. La maestria indiscutibile dell'azienda Manincor in questo Pinot B

In bocca domina la vena fresca/sapida che s’innerva nella materia fruttata così che il sorso finisce per essere energico e al contempo equilibrato, avvolgente e persistente
Ha accompagnato valorosamente, e dimostrando una poliedrica attitudine alla tavola imbandita, un menù di cinque portate di pesce in un famoso ristorante della costa toscana.

Buon rapporto qualità prezzo.

Per chi scrive è una conferma della maestria indiscutibile dell’azienda Manincor nel produrre vini espressivi, di carattere e di grande qualità.

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Manincor - Kalterersee Kiel 2015
Bottiglie, Degustazioni

Kalterersee Keil 2015 – Manincor

“Sarebbe bello incontrare più spesso vini di questa fatta”. Questo è ciò che ho pensato alla fine della bottiglia che, non so se è rilevante ai fini della narrazione, è durata circa venti minuti in un tavolo di tre persone. Sarà stata la sete, sarà stata la piacevolezza, la serbevolezza del vino, il liquido scomparve come risucchiato dalla falla in fondo alla bottiglia. E i commensali tutti, pochi a dire il vero, ma buoni, rilasciarono dichiarazioni di apprezzamento entusiastico per la finezza indiscutibile della Schiava di Manincor.
Io vorrei incontrare più spesso bottiglie di immediata piacevolezza e convincente carattere, animate da inarginabile beva e accessibili economicamente, senza costringersi a inutili sforzi di immaginazione per giustificare spese ingiustificabili, sapori irricevibili, aspettative illegittime.
Kalterersee Keil 2015 (Schiava) è prodotto da Manincor. Azienda del Sud Tirolo, situata sul versante settentrionale del Lago di Caldaro, che segue i dettami dell’agricoltura biodinamica senza rinunciare a proporre vini corretti e di indiscussa eleganza.
Il colore è lucente, rubino vivido, e lascia intendere un vino vibrante, vivo. E quel vino vibrante e vivo poi si palesa esattamente come tale.
Sorprende il nitore dei profumi. Ciliegia e ribes in testa. Profuma di frutta fresca, rosa e bacche rosse, un ricordo speziato e di erbe aromatiche.
È un vino scattante, dotato di vigoria nervosa, asciutto, mai fiacco. Anzi. Un vino incalzante, espressivo, animato da una acidità setosa accompagnata da un tannino gentile e saporito.
Torna il frutto nel finale insieme a una nota sapida, e come di china, che rende persistenti i sentori nel retrobocca.
Un vino che si fa bere, versatile nell’accompagnare il cibo a tavola.
Credo s’intenda che l’apprezzamento per questo Kiel 2015 è stato entusiastico.
Stappato nel dicembre 2017
© Simone Molinaroli
per L’Enonauta

Manincor - Kalterersee Kiel 2015
Manincor – Kalterersee Kiel 2015
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