Soave Classico 2021 Roccolo Del Durlo – Le Battistelle
Bella scoperta il Roccolo del Durlo de Le Battistelle. Molti l’avevano forse già scoperto e probabilmente anche premiato, ma è senza dubbio meglio arrivare tardi che non arrivare.
Brillante conferma della incidenza positiva di “ben fatto” che ho potuto riscontrare in una mia ricognizione tra i produttori di Soave. Ben fatto senza spesso difettare in personalità e perciò maggiormente apprezzabile.
Da uve garganega da vigneti coltivati su pendii ripidi, quindi eroicamente, in una delle zone più vocate dell’intero territorio del Soave.
Breve criomacerazione, fermentazione e sosta sulle fecce fini di 8 mesi in acciaio.
Vino molto buono, dal colore intenso, con riflessi dorati, floreale, direi l’osmanto odoroso, profumo di cedro candito, una bella pesca percoca, note agrumate e anche vagamente speziate. Risulta dunque piuttosto ricco.
Il sorso avvolge e punge, ha stoffa morbida senza mai indulgere in stucchevolezza, che l’acidità e la salinità rendono leggera per cui risulta godibile, bevibile e altamente piacevole. La dualità di questo vino è la sua primaria forza, la complementarità di queste due anime, la materia che è spessa, a tratti oleosa, e la forza tattile che in sinergia piena portano il sorso lontano, che in un finale importante che rievoca la frutta a nocciolo, gli agrumi, un quid di miele millefiori.
In conclusione, la vocazione del territorio non è un’opinione.
Soave Classico 2021 Roccolo Del Durlo – Le Battistelle
Roccolo del Durlo of Le Battistelle is a beautiful discovery. Many had perhaps already discovered it and probably even rewarded it, but it is better to arrive late than not arrive.
Brilliant confirmation of the positive impact of “well done” that I was able to find in my survey of Soave producers. Well done without often lacking in personality.
From Garganega grapes grown heroically in one of the most suitable areas of the entire Soave area.
Brief cryomaceration, fermentation and rest on the fine lees for 8 months in steel.
Very good wine, with an intense color, with golden reflections, floral, I would say the fragrant osmanthus, scent of candied cedar, a nice percoca peach, citrus and even vaguely spicy notes. It is therefore quite rich.
The sip envelops and stings, it has a soft texture without ever indulging in cloying, which the acidity and salinity make light so it is enjoyable, drinkable and highly pleasant. The duality of this wine is its primary strength, the complementarity of these two souls, the material which is thick, at times oily, and the tactile strength which in full synergy take the sip far away, in an important finish which recalls the fruit hazelnut, citrus fruits, a hint of wildflower honey.
In conclusion, The vocation of the territory is not an opinion.
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.