Chianti Classico 2020 – Fattoria San Giusto a Rentennano
Sangiovese con una piccola parte di Canaiolo. 11 mesi di invecchiamento in botti, tonneau e barrique al termine di una vendemmia propizia.
Da Gaiole in Chianti.
Riscorrendo a memoria gli assaggi passati davanti a questa bottiglia penso: “Che sia il miglior Chianti Classico annata 2020?”. Certo lo metto insieme a un altro paio tra quelli più compiuti e convincenti.
Florido e fragrante, meglio del desaparecido e premiato 2016 che assaggiai a suo tempo. C’è l’impronta tipica dell’azienda, quindi profondità e un certo ombroso temperamento, ma in questo caso è declinata su toni più luminosi e gioviali.
Bel granato intenso il colore. Frutto in primo piano. Cassis, ciliegia, scorza di arancio, fruttuosità imperiosa con un contorno di ricordi speziati di cannella, carnosi, di humus, di eucalipto. Intensità e nitore eccezionali che rendono le fragranze percepibili a distanza.
Vino trascinante, pieno di energia e gusto che tornano con ritmo costante tracciando un percorso netto e lungo. Acidità vivace, mai sopra le righe, sempre organica all’esperienza nel suo complesso. Pur portando in dote 14,5 gradi e non lesinando affatto in concentrazione è un vino che si beve agilmente e che finisce quasi per sembrare leggiadro. I tannini emergono da questa grande onda di gusto perfetti per forma e forza.
Vino eccellente in relazione alla tipologia, ed eccellente anche in senso generale.
L’Enonauta è un navigatore.
A spingere il suo natante di tappi di sughero, nel grande mare delle cose del vino, sono il vento della curiosità, la “sete di conoscenza” e il piacere di condividere la mensa e la bottiglia. Non ha pregiudizi, non teme gli imprevisti, cambia volentieri idea, beve tutto con spirito equanime pur conservando le sue preferenze.
E questo blog è un diario di bordo a più voci, fatto di sensazioni e mai di giudizi. Sensazioni irripetibili, racconti di cantina, note di degustazione, percezioni talvolta chiare e talvolta oscure, non discorso sul vino, ma discorso dal vino e nel vino. Con l’umiltà di chi sa bene che il dominio dell’ancora da scoprire è vasto, che le bottiglie di vino sono tante e ci vuole molto impegno per berle tutte.