BAROLO BUSSIA 2012 – GIACOMO FENOCCHIO
Per il Barolo Bussia di Giacomo Fenocchio ci troviamo a Monforte d’alba.
Barolo tradizionale. Lunga macerazione, affinamento in botti grandi.
Un bel granato lucido con sfumature sull’unghia color cipria.
Al naso porta un ventaglio olfattivo fine e complesso, che sviluppa suggestioni piacevoli e ben definite e che io riassumerei in quattro descrittori che mi sembrano, in questo momento che scrivo, i più consoni a replicare nel discorso le percezioni provate nel portare il bicchiere al naso: Rosa, Melograno, Cuoio fresco, Foglia di The.
Le aspettative generate dal naso restano però in parte deluse dal sorso.
L’attacco è caldo e misuratamente sapido, ma una freschezza poco brillante lo rende leggermente fiacco e poco profondo in fase centrale. L’alcool spinge rapidamente verso un un finale tannico caratterizzato da sentori di erboristeria.
Rispetto al Villero suo coevo, bevuto sei mesi fa, un gradino sotto.
Da riprovare.
…
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.