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Brunello di Montalcino 2010 – Le Ragnaie

Brunello di Montalcino 2010 – Le Ragnaie

Ricordo che la prima e unica volta che ho partecipato alla famosa manifestazione ilcineseBenvenuto Brunello” si presentava l’annata 2010. Annata definita ottima e in effetti ricordo che non furono poche le cantine a finire sul mio taccuino con i loro Brunello 2010. Tra questi il Brunello di Montalcino 2010 de Le Ragnaie stava al primo posto, principalmente per la sua fedeltà al vitigno, per la sua inarrestabile energia, per il grande scheletro che lasciava intravedere una finezza di tratto in controluce, una promessa sospesa dentro una potenza davvero imponente.

La promessa di allora è mantenuta oggi

Il colore è quello che si vede in foto. Limpido, granato chiaro, non così dissimile da quello della prima volta.

Vino profumato con reminiscenze d’arancia navelina, ciliegine, lavanda, carne cruda accompagnate da un lungo afflato balsamico. In secondo piano ricordi di cuoio, sottobosco ed eterei.

L’acidità è oceanica, innervata, vino adesso disteso, definito, arioso, profondissimo. I tannini, all’uscita decisamente austeri, pur restando tannini di carattere hanno mollato un po’ la presa e al sorso danno precisione e temperamento. 

Vino pronto adesso che andò felicemente a nozze con le bistecchine di Agnello in padella.

Enonauta/Degustazione di Vino #427 - review - Brunello di Montalcino 2010 - Le Ragnaie | Vino che mantiene le promesse fatte nel passato
Enonauta/Degustazione di Vino #427 - review - Brunello di Montalcino 2010 - Le Ragnaie | Vino che mantiene le promesse fatte nel passato

Brunello di Montalcino 2010 – Le Ragnaie

I remember that the first and only time I participated in the famous Ilcinese event “Benvenuto Brunello” the 2010 vintage was presented. A vintage defined as excellent and in fact I remember that there were quite a few wineries that ended up in my notebook with their 2010 Brunellos. Among these, the 2010 Brunello di Montalcino from Le Ragnaie was in first place, mainly for its faithfulness to the grape variety, for its unstoppable energy, for the large skeleton that allowed a glimpse of a finesse of line against the light, a promise suspended within a truly imposing power.

The promise of then is kept today

The color is what you see in the photo. Clear, light garnet, not so different from that of the first time.

A fragrant wine with reminiscences of navelina orange, cherries, lavender, raw meat accompanied by a long balsamic breath. In the background memories of leather, undergrowth and ethereal.

The acidity is oceanic, innervated, wine now relaxed, defined, airy, very deep. The tannins, decidedly austere at the exit, while remaining tannins of character have loosened their grip a bit and at the sip they give precision and temperament.

Wine ready now that went happily with the lamb steaks in the pan.

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Brunello di Montalcino 2015 – Pietroso

Brunello di Montalcino 2015 – Pietroso

Un Brunello d’impianto tradizionale con 36 mesi d’invecchiamento in botte grande dopo 20 giorni di acciaio. Le vigne dell’azienda sono posizionate in quattro diversi punti del territorio di Montalcino e si può affermare che raramente i vini di Pietroso sono risultati deludenti al momento dello stappo e nelle occasioni dedicate alla degustazione.

Questo Brunello 2015 non tradisce le aspettative. Colore bello, intenso rubino, esplosivo al naso e fortemente fruttato con sentori di marasca e mandarino, a tratti si percepiscono sentori di pesca tabacchiera. Meno diffuse note balsamiche, spezie assortite, lavanda, sottobosco.

L’attacco è impattante, voluminoso e caldo. Il bello però viene dopo, quando al punto massimo di questa invasione il vino innesca un’accelerazione vertiginosa guidata da una acidità cospicua e diretta. La forza di gusto è ragguardevole, in coerenza col naso. Tannini energici, di forma regolare. Il finale è aperto, lungo, evocativo. 

Vino muscolare e robusto che riesce a non sconfinare nel troppo, nel troppo denso e nel troppo caldo. Interpretazione dell’annata 2015 Ilcinese decisamente più centrata di altre già assaggiate in passato che sembravano aver smarrito un po’ di forza vitale. 

A mio parere, stando a quanto suggerito da questa specifica bottiglia, l’apertura non è da rimandare di tanto perché è adesso che tutta questa forza di gusto e questa energia bilanciano adeguatamente l’alcool.

Enonauta/Degustazione di Vino #411 - review - Brunello di Montalcino 2015 - Pietroso | Brunello tradizionale decisamente buono
Enonauta/Degustazione di Vino #411 - review - Brunello di Montalcino 2015 - Pietroso | Brunello tradizionale decisamente buono

Brunello di Montalcino 2015 – Pietroso

A traditional Brunello with 36 months of aging in large barrels after 20 days in steel. The company’s vineyards are located in four different points of the Montalcino area and it can be said that Pietroso’s wines have rarely been disappointing at the moment of uncorking and on occasions dedicated to tasting.
This Brunello 2015 does not disappoint expectations. Beautiful color, intense ruby, explosive on the nose and strongly fruity with hints of morello cherry and mandarin, at times there are hints of snuffbox peach. Less widespread are balsamic notes, assorted spices, lavender, undergrowth.
The attack is impactful, voluminous and warm. The beauty, however, comes later, when at the maximum point of this invasion the wine triggers a dizzying acceleration driven by a conspicuous and direct acidity. The strength of taste is remarkable, consistent with the nose. Energetic tannins, regularly shaped. The ending is open, long, evocative.
A muscular and robust wine that manages not to go too far, too dense and too hot. Interpretation of the 2015 Ilcinese vintage that is decidedly more centered than others already tasted in the past which seemed to have lost a bit of vital force.
In my opinion, according to what this specific bottle suggests, the opening should not be postponed for long because it is now that all this strength of taste and this energy adequately balance the alcohol.

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Brunello di Montalcino 2015 – Lisini

Brunello di Montalcino 2015 – Lisini

Sempre dalla tavola del 31 dicembre.

Col Brunello nel 2023 non sono stato molto fortunato, ma proprio quest’ultima bottiglia ci riconcilia. Questo solido Brunello 2015 di Lisini, azienda nella zona sud del territorio di Montalcino.

Si direbbe un vino tradizionale seguendo le indicazioni sulla vinificazione e questo trova conferma anche in bocca.

Colore brillante, chiaro, non ha bisogno di molta ossigenazione e appare fin da subito ben delineato.
Espressivo e fedele, con sentori prevalenti di arancia tarocco, marasca e lampone. Con altre reminiscenze ematico/ferrose, di lavanda, floreali, di spezie e carrube.

Sorso lineare, ben direzionato, con buon corpo e acidità pronunciata, più che in volume sviluppa in larghezza, una grande onda di frutto nel centrobocca, tannini che agiscono con discrezione, vino che ha un’azione prolungata, decisamente piacevole, senza fardelli di nessun genere. Finale molto aperto, invogliante.

Per quanto esperito con questa bottiglia io non rimanderei l’apertura di molti anni. Il vino è decisamente pronto e ben fatto.

Enonauta/Degustazione di Vino #390 - review - Brunello di Montalcino 2015 - Lisini | Sorso lineare, ben direzionato, con buon corpo
Enonauta/Degustazione di Vino #390 - review - Brunello di Montalcino 2015 - Lisini | Sorso lineare, ben direzionato, con buon corpo
Enonauta/Degustazione di Vino #390 - review - Brunello di Montalcino 2015 - Lisini | Sorso lineare, ben direzionato, con buon corpo

Brunello di Montalcino 2015 – Lisini

Again from the table of December 31st.

With Brunello in 2023 I wasn’t very lucky, but this last bottle reconciles us. This solid Brunello 2015 from Lisini, a company in the southern area of ​​the Montalcino area.

It would appear to be a traditional wine following the winemaking instructions and this is also confirmed in the mouth.

Bright, clear colour, it does not need much oxygenation and immediately appears well defined.
Expressive and faithful, with prevalent hints of tarocco orange, morello cherry and raspberry. With other haematic/ferrous, lavender, floral, spice and carob reminiscences.

Linear sip, well directed, with good body and pronounced acidity, more than in volume it develops in width, a large wave of fruit in the mid-mouth, tannins that act with discretion, a wine that has a prolonged action, decidedly pleasant, without burdens of any type. Very open, enticing finish.

As experienced as I am with this bottle, I wouldn’t put off opening it for many years. The wine is definitely ready and well made.

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Brunello di Montalcino “Cielo d’Ulisse” 2015 – Podere Le Ripi

Brunello di Montalcino “Cielo d’Ulisse” 2015 – Podere Le Ripi

Questo Brunello di Montalcino 2015 del Podere Le Ripi è un esempio di quanto splendidi risultati si possano ottenere dal Sangiovese con l’impegno, l’ispirazione e la “vocazione” . Fa inoltre dimenticare la delusione per l’omologo 2016 aperto un paio di mesi addietro e che era palesemente difettato.

36 mesi di invecchiamento in botti di rovere e 12 mesi in bottiglia.

Luminoso e chiaro il colore, incisivo, netto e ricco al naso con ricordi di arancia tarocco, lampone, lavanda, una finissima speziatura, note balsamiche e ematiche. Si distanzia radicalmente da certe interpretazioni bolse e inespressive che talvolta càpita di trovare nel bicchiere.
Al palato si conferma vino di spiccata espressività, rigore e fedeltà alla tipologia. Acidità tonica, tannino fermo e nobile, lunga progressione, vino asciutto nella forma cui non manca però la forza di gusto. Finale molto arioso.


Enonauta/Degustazione di Vino #338 - review - Brunello di Montalcino "Cielo d'Ulisse" 2015 - Podere Le Ripi | vino di spiccata espressività, rigore e fedeltà
Enonauta/Degustazione di Vino #338 - review - Brunello di Montalcino "Cielo d'Ulisse" 2015 - Podere Le Ripi | vino di spiccata espressività, rigore e fedeltà
Enonauta/Degustazione di Vino #338 - review - Brunello di Montalcino "Cielo d'Ulisse" 2015 - Podere Le Ripi | vino di spiccata espressività, rigore e fedeltà

Brunello di Montalcino “Cielo d’Ulisse” 2015 – Podere Le Ripi

This Brunello di Montalcino 2015 from Podere Le Ripi is an example of how splendid results can be obtained from Sangiovese with commitment, inspiration and “vocation”. It also makes us forget the disappointment of the 2016 counterpart opened a couple of months ago and which was clearly defective.

36 months of aging in oak barrels and 12 months in the bottle.

The color is bright and clear, incisive, clean and rich on the nose with hints of tarot orange, raspberry, lavender, a very fine spiciness, balsamic and blood notes. It radically distances itself from certain dull and inexpressive interpretations that sometimes happen to be found in the glass.
On the palate it confirms itself as a wine of marked expressiveness, rigor and fidelity to the typology. Tonic acidity, firm and noble tannin, long progression, dry wine in form which however does not lack the strength of taste. Very airy finish.

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Brunello di Montalcino “Poggio Cerrino” 2016 – Tiezzi

Brunello di Montalcino “Poggio Cerrino” 2016 – Tiezzi

Dopo aver partecipato allo stappo di una magnum di Vigna Soccorso 2016 (leggi) due settimane fa, ho sentito di dover stappare anche Poggio Cerrino 2016 per cercare una conferma che puntualmente ho trovato. Altra bellissima interpretazione del Sangiovese di Montalcino, forse anche più godibile del “Vigna Soccorso”.
Un altro ottimo Brunello, vigoroso nella sua esecuzione perfetta, profumi, energia e sapore di tradizione per questo Sangiovese che invecchia 44 mesi in botti grandi da una appezzamento a nord dell’abitato di Montalcino.
Colore rubino/granato di un tono appena più scuro del fratello “Vigna Soccorso” con ottimo e fedele profilo aromatico con ricordi fruttati di arancia e lampone, un soffio di viola, anice, sentori sottobosco, ematici e di cuoio.
Molto fresco, di forma asciutta e nervosa, il sorso è brillante e teso con tannino di grana fina, coerente nel suo ritorno di frutto fresco ed erbe aromatiche. Ottimo l’aroma di bocca agrumato/fruttato, persistente e rinfrescante il finale.

Con la Tagliata di Manzo in questo caso, ma non lo vedrei male neanche con carni più saporite.

Enonauta/Degustazione di Vino #303 - review - Brunello di Montalcino "Poggio Cerrino" 2016 - Tiezzi | bellissima interpretazione del Sangiovese di Montalcino
Enonauta/Degustazione di Vino #303 - review - Brunello di Montalcino "Poggio Cerrino" 2016 - Tiezzi | bellissima interpretazione del Sangiovese di Montalcino

Brunello di Montalcino “Poggio Cerrino” 2016 – Tiezzi

After having participated in the uncorking of a magnum of Vigna Soccorso 2016 (read) two weeks ago, I felt I had to also uncork Poggio Cerrino 2016 to seek confirmation which I promptly found. Another beautiful interpretation of Sangiovese di Montalcino, perhaps even more enjoyable than “Vigna Soccorso”.
Another excellent Brunello, vigorous in its perfect execution, aromas, energy and traditional flavor for this Sangiovese which ages 44 months in large barrels from a plot north of the town of Montalcino.
Ruby/garnet color with a slightly darker tone than its brother “Vigna Soccorso” with an excellent and faithful aromatic profile with fruity hints of orange and raspberry, a whiff of violet, anise, undergrowth, blood and leather hints.
Very fresh, with a dry and nervous shape, the sip is bright and tense with fine-grained tannin, consistent in its return of fresh fruit and aromatic herbs. Excellent citrus/fruity aroma in the mouth, persistent and refreshing finish.

With sliced ​​beef in this case, but I wouldn’t see it as bad even with tastier meats.

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Tre Magnum di Grande Sangiovese

Degustazione – TRE MAGNUM DI GRANDE SANGIOVESE

Sotto l’occhio vigile di Claudio Sala, mio idolo d’infanzia e anche produttore di vino, e del suo iconico baffo ieri sera abbiamo stappato tre belle Magnum, espressioni suberbe del Sangiovese Toscano.

Nitidamente luminoso e possente il Chianti Classico Riserva 2016 di Buondonno da Castellina in Chianti che mette nella bottiglia un vino profumatissimo di arancio tarocco, lavanda, erbe in mazzetto, spezie gentili, animato da energia inarrestabile, una freschezza oceanica, il tannino delle migliori occasioni, fruttuosità piacevole, una pulizia e una vigoria gustativa entusiasmanti e questo Chianti Classico è come un Kolossal ben scritto che non ti annoia e non ti stanca coi suoi 15.5 gradi. Buondonno tra i migliori interpreti del Sangiovese in Toscana.

Il Brunello Vigna Soccorso 2016 di Tiezzi è monumentale. Non nel senso della massa immobile, ma perché rappresenta altissimi valori enoici, con la sua viva acidità, la sua fedeltà alla tipologia, la profondità.
Colore rubino traslucido, emana scorza di arancio, marasca, giaggiolo, cuoio, sottobosco, carne fresca, il sorso è teso, spaziale, coerente, persistente assai, definito e mi viene facile di proiettare la bevibilità di questo Brunello anche molto avanti nel tempo.

Cepparello 2013 Isole e Olena – Degustazione – TRE MAGNUM DI GRANDE SANGIOVESE

Se me l’avessero proposto alla cieca avrei detto che era un Sangiovese con saldo di Canaiolo.
Rispetto agli altri è animato da una forza più oscura, una struttura più massiccia e appare più scuro di colore, ampiamente speziato, con note di noce moscata, di frutti scuri, sandalo, terrosità, un bouquet che si amplia in progressione.
L’andamento del sorso è similare. Impatto iniziale e lungo riverbero, meno luminoso, ma molto spessore, tannini fitti e piccanti, acidità densa, un finale speziato piuttosto lungo.

Enonauta/Degustazione di Vino #299/301 - review - Cepparello, Buondonno, Vigna Soccorso | grandi Sangiovese in grande Formato

Degustazione – TRE MAGNUM DI GRANDE SANGIOVESE

Enonauta/Degustazione di Vino #299/301 - review - Cepparello, Buondonno, Vigna Soccorso | grandi Sangiovese in grande Formato
Enonauta/Degustazione di Vino #299/301 - review - Cepparello, Buondonno, Vigna Soccorso | grandi Sangiovese in grande Formato
Enonauta/Degustazione di Vino #299/301 - review - Cepparello, Buondonno, Vigna Soccorso | grandi Sangiovese in grande Formato

Degustazione – TRE MAGNUM DI GRANDE SANGIOVESE/Tasting – THREE MAGNUM OF GRANDE SANGIOVESE

Under the watchful eye of Claudio Sala, my childhood idol and also wine producer, and his iconic mustache last night we uncorked three beautiful Magnums, suberb expressions of Tuscan Sangiovese.

The Chianti Classico Riserva 2016 by Buondonno

from Castellina in Chianti is clearly luminous and powerful, putting in the bottle a wine highly scented with tarot orange, lavender, bunch herbs, gentle spices, animated by unstoppable energy, an oceanic freshness, the tannin of the best occasions, pleasant fruitiness, cleanliness and exciting gustatory vigor and this Chianti Classico is like a well-written blockbuster that doesn’t bore you or tire you with its 15.5 degrees. Buondonno among the best interpreters of Sangiovese in Tuscany.

Tiezzi’s Brunello Vigna Soccorso 2016

is monumental. Not in the sense of immobile mass, but because it represents very high oenological values, with its lively acidity, its fidelity to the typology, its depth.
Translucent ruby ​​colour, it exudes orange peel, morello cherry, irises, leather, undergrowth, fresh flesh, the sip is tense, spatial, coherent, very persistent, defined and it is easy for me to project the drinkability of this Brunello even far ahead in time.

Cepparello 2013 Isole e Olena

If they had offered it to me blindly I would have said it was a Sangiovese with a balance of Canaiolo.
Compared to the others it is animated by a darker strength, a more massive structure and appears darker in color, widely spicy, with notes of nutmeg, dark fruits, sandalwood, earthiness, a bouquet that broadens in progression.
The sip pattern is similar. Initial impact and long reverberation, less bright, but very thick, dense and spicy tannins, dense acidity, a rather long spicy finish.

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Brunello di Montalcino 2015 – Capanna

Brunello di Montalcino 2015 – Capanna

Tutti i vigneti nella zona di Montosoli per questa storica azienda di Montalcino condotta dalla famiglia Cencioni

Fermentazione in troncoconici, invecchiamento per 36 mesi in botti di capienza variabile tra i 10 e i 36 hl. Seguono 6 mesi in bottiglia.

Il colore è uno splendido rubino chiaro, la foto lo testimonia bene, al naso precisione, nettezza, frutto fragrantissimo, viola, Lampone, eucalipto, lavanda, arancia tarocco, richiami appena accennati di humus e pellame.

Il palato è teso, slanciato, trascinante, con buona concentrazione, acidità fluente con tannini granulosi ben strutturati, dal finale rinfrescante e balsamico. Non lo direi pronto adesso, lo direi buono, molto godibile per chi apprezza, come chi scrive, vini non ancora domati, eleganti e austeri, e per essi crea occasioni culinarie adeguate.

Sono sicuro che tra ⅘ anni potrà offrire una compagnia più disinvolta.

In abbinamento alla lombatina (una lombatona, anche se non una bistecca alla fiorentina) al sangue con contorni vari fu felice sposalizio.

Non sottovaluterei parlando dell’azienda della Famiglia Cencioni il prezzo delle sue proposte.

Enonauta/Degustazione di Vino #272 - review - Brunello di Montalcino 2015 - Capanna | Brunello giovane, austero, promettente
Enonauta/Degustazione di Vino #272 - review - Brunello di Montalcino 2015 - Capanna | Brunello giovane, austero, promettente
Enonauta/Degustazione di Vino #272 - review - Brunello di Montalcino 2015 - Capanna | Brunello giovane, austero, promettente
Enonauta/Degustazione di Vino #272 - review - Brunello di Montalcino 2015 - Capanna | Brunello giovane, austero, promettente

Brunello di Montalcino 2015 – Capanna

All the vineyards in the Montosoli area for this historic Montalcino company run by the Cencioni family

Fermentation in truncated cones, aging for 36 months in barrels with a capacity varying between 10 and 36 hl. 6 months in the bottle follow.

The color is a splendid light ruby, the photo demonstrates this well, on the nose precision, clarity, very fragrant fruit, violet, raspberry, eucalyptus, lavender, tarot orange, barely hinted hints of humus and leather.

The palate is tense, slender, enthralling, with good concentration, flowing acidity with well-structured grainy tannins, with a refreshing and balsamic finish. I wouldn’t say it’s ready now, I’d say it’s good, very enjoyable for those who appreciate, like the writer, wines that haven’t yet been tamed, elegant and austere, and create suitable culinary opportunities for them.

I’m sure that in ⅘ years he will be able to offer more relaxed company.

Paired with the lombatina (a loin steak, although not a Florentine steak) rare with various side dishes it was a happy marriage.

When speaking about the Cencioni family company, I would not underestimate the price of its proposals.

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Amicizia, Pecora & Grandi Vini

Approfittando della possibilità di portare le bottiglie da casa, venerdì sera siamo andati in ottima compagnia a mangiare la Pecora e il Tonno di Coniglio cucinati dal sempre performante Niccolò aka Neko, cuoco del Circolo Bugiani di Pistoia, mettendo insieme quattro grandi vini italiani, quattro ottimi classici che ogni tanto si rimettono volentieri in tavola come ci si rimette la ciabatta comoda, come si va a prendere il ventilatore in cantina all’arrivo del caldo.

Amicizia, Pecora & Grandi Vini Italiani

Cervaro della Sala 2018 – Antinori

Brunello di Montalcino “Vigna Soccorso” 2016 – Tiezzi

Turriga 2016 – Argiolas

Brunello di Montalcino 2012 – Cerbaiona

Cervaro della Sala 2018

Che si conferma un vino tecnico, molto preciso, colore brillante, naso lineare con esordio burroso e speziato, seguono il mango, la nespola, lo zafferano, reminiscenze floreali e agrumate.
Acidità frontale, sapidità, opulenza, tenuta, finale coerente.
Certamente giovane, ma altrettanto certamente finito in 7 minuti. Non è il massimo dell’espressività, ma non gli difettano la piacevolezza e la precisione. Anche in questa sua infanzia enoica interrotta bruscamente.

Grandi Vini Italiani | Turriga 2015 Argiolas Cerbaiona Brunello di Montalcino 2012 Cervaro della Sala Antinori 2018 Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2016 Tiezzi
Cervaro della Sala Antinori 2018

Brunello di Montalcino “Vigna Soccorso” 2016 – Tiezzi

Questo Brunello è effettivamente molto giovane. Ha però la grinta e il temperamente del Sangiovese di razza, freschezza e tannini tetragoni, si intravedono grandi potenzialità per un futuro ipotetico, ma complice il sugo di pecora ha fatto ottima figura anche da giovane.
Esplosione di fragranze tipiche come la Scorza d’arancio, la marasca, le erbe aromatiche e qualche ricordo floreale, più anice stellato, sigaro/tabacco, note balsamiche.
Il sorso è freschissimo, balsamico, al momento un po’ dominato dalla struttura del tannino che però non lo imbriglia del tutto e il succo mostra tutto il suo slancio verso un finale che trova apertura e che col tempo, a mio avviso, diventerà un vasto giardino.

Credo che sarebbe giusto tenerne in cantina almeno sei bottiglie.

Grandi Vini Italiani | Turriga 2015 Argiolas Cerbaiona Brunello di Montalcino 2012 Cervaro della Sala Antinori 2018 Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2016 Tiezzi
Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2016 – Tiezzi

Turriga 2016 – Argiolas

Per la mia esperienza Turriga non sembra mai né troppo giovane, né troppo vecchio. A tratti irruento, ma anche sempre calibrato nei tratti, muscolare nell’impatto eppure trova sempre distensione, non si finisce affaticati per via di questa energia che sembra infinita, dell’intensità di gusto che ha pochi pari.
Colore rubino scuro, a tratti sembra di scorgere del porpora, mora, mirto, assortimento di erbe varie, bagna di mirtillo, tabacco. Con grande spinta.
Sorso caldo, polposo, c’è molto di tutto, ma in questo molto tutto trova una collocazione esatta. Un po’ come in una canzone dei TOTO. Nel finale, che non finisce, tornano e ritornano le suggestioni già provate al naso ed è una bevuta rinfrancante, gratificante. Io lo consiglierei anche come tonico/medicinale.

Grandi Vini Italiani | Turriga 2015 Argiolas Cerbaiona Brunello di Montalcino 2012 Cervaro della Sala Antinori 2018 Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2016 Tiezzi
Turriga 2016 Argiolas

Brunello di Montalcino 2012 – Cerbaiona

Mi aspettavo un po’ di più, forse l’annata non è la migliore. Molta eleganza, però poca espressività.

Il colore è molto bello, anche il bouquet è ricco con sentori di Cassis, primi accenni di frutta in confettura, pepe di java, ricordi di lavanda, appena agrumato, balsamico.
Una bevuta elegante, di misura, dal tannino quasi completanente dentro il vino, molto smussato, flessuoso, freschezza misurata, affida la sua vitalità a una certa vena sapida, a un bel finale sul frutto a piena maturazione. Per essere Sangiovese gli manca un po’ di quella nervosa energia che abbonda invece nel vino di Tiezzi.
Bene, ma non benissimo. Sembra un po’ un danzatore a una maratona di ballo che un po’ stanco si salva con l’esperienza. Pronto adesso. Se dovessi valutare la tenuta futura di questo vino basandomi su questa bottiglia direi di non andare oltre il 2025 per non trovarlo esausto.

Grandi Vini Italiani | Turriga 2015 Argiolas Cerbaiona Brunello di Montalcino 2012 Cervaro della Sala Antinori 2018 Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2016 Tiezzi
Cerbaiona Brunello di Montalcino 2012

Grandi Vini Italiani

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Brunello di Montalcino 2013 Casa Raia

Brunello di Montalcino 2013 – CASA RAIA

Casa Raia è una piccola e giovane azienda fondata nel 2006. Lavora in regime biodinamico, con particolare ricerca e attenzione all’ecosistema della vigna e del territorio circostante. Situata a 375 mt. sul livello del mare, si estende per quattro ettari e mezzo (circa 8000 bottiglie), di cui solamente uno dedicato al Brunello (meno di 2000 bottiglie). La fermentazione è spontanea con lieviti indigeni, nessuna filtrazione o chiarificazione. La vinificazione, come l’invecchiamento, avvengono in botti di rovere francese. Minima dose di solforosa aggiunta all’imbottigliamento, per un totale di circa 30 mg. al litro per questo Brunello di Montalcino 2013.

Il colore è rosso rubino carico con bei riflessi granato; al naso c’è frutta rossa ben matura, ciliegia, amarena, prugna. Poi violetta, cuoio fresco, note boisé e un accenno speziato. In bocca l’attacco è dritto e verticale, determinato dalla grande spinta acida che lo contraddistingue. Lo sviluppo prosegue armonico, la presa di volume nel palato concede un po’ di morbidezza (mai troppa), struttura e consistenza. Il tannino è ancora un po’ scalpitante e l’alcol (15°) è gestito in maniera eccellente, regalando grandissima bevibilità. Buona la vena minerale e sapida con finale balsamico non troppo lungo.

A me questo vino piace molto, l’avevo assagiato al Raw Wine di Berlino (2018) e ad una degustazione di vini naturali a Lugano (2017), e questa bottiglia ha confermato quanto di buono avevo percepito. È certamente ancora molto giovane e non potrà che beneficiare di miglioramenti nei prossimi anni, smussando quelle leggere asperità che oggi è possibile riconoscere. Siamo di fronte ad un Brunello decisamente poco tondo e confortante, quanto piuttosto verticale, cesellato nella struttura e nella forma snella ed elegante.

Questo Brunello di Montalcino 2013 di Casa Raia è un eccellente esempio di grande vino atto ad accompagnare il pasto e ad integrarsi con esso, aumentando il proprio valore boccone dopo boccone. Se si cerca un Brunello quasi da meditazione non è questa la bottiglia giusta. Io ne ho ancora una bottiglia e la lascerò riposare in cantina almeno due-tre anni, ma se avrò la pazienza di aspettarne cinque sarà solamente meglio. Il prezzo è piuttosto impegnativo, a mio parere leggermente troppo alto (se si prendono come prezzi di riferimento quelli del sito del produttore) ed il rapporto qualità prezzo ne risente un pò. Io l’ho pagato meno e sono quindi decisamente soddisfatto della bevuta.

Enonauta/Degustazione di Vino #166 - Brunello di Montalcino 2013 Casa Raia | verticale, cesellato nella struttura e nella forma snella
Enonauta/Degustazione di Vino #166 - Brunello di Montalcino 2013 Casa Raia | verticale, cesellato nella struttura e nella forma snella

Brunello di Montalcino 2013 – CASA RAIA

Casa Raia is a small and young company founded in 2006. It works in a biodynamic regime, with particular research and attention to the ecosystem of the vineyard and the surrounding area. Located at 375 m. above sea level, it extends for four and a half hectares (around 8000 bottles), of which only one is dedicated to Brunello (less than 2000 bottles). Fermentation is spontaneous with indigenous yeasts, no filtration or clarification. The vinification, like the aging, takes place in French oak barrels. Minimum dose of sulfur added at bottling, for a total of approximately 30 mg. per liter for this Brunello di Montalcino 2013.

The color is deep ruby ​​red with beautiful garnet reflections; on the nose there is well-ripe red fruit, cherry, black cherry, plum. Then violet, fresh leather, woody notes and a hint of spice. In the mouth the attack is straight and vertical, determined by the great acid boost that distinguishes it. The development continues harmoniously, the volume on the palate allows a little softness (never too much), structure and consistency. The tannin is still a bit lively and the alcohol (15°) is managed excellently, making it very drinkable. Good mineral and savory vein with not too long balsamic finish.

I really like this wine, I had tasted it at the Raw Wine in Berlin (2018) and at a tasting of natural wines in Lugano (2017), and this bottle confirmed the good things I had perceived. It is certainly still very young and will only benefit from improvements in the coming years, smoothing out those slight roughnesses that can be recognized today. We are faced with a Brunello that is decidedly not round and comforting, but rather vertical, chiseled in structure and in a slender and elegant shape.

This Brunello di Montalcino 2013 by Casa Raia is an excellent example of a great wine capable of accompanying the meal and integrating with it, increasing its value bite after bite. If you are looking for a Brunello that is almost meditative, this is not the right bottle. I still have a bottle and I will let it rest in the cellar for at least two-three years, but if I have the patience to wait five it will only be better. The price is quite demanding, in my opinion slightly too high (if you take those of the manufacturer’s website as reference prices) and the quality/price ratio suffers a little. I paid less for it and am therefore definitely satisfied with the drink.

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Bottiglie, Degustazioni

Brunello di Montalcino 2014 “Il Poggione”

Brunello di Montalcino 2014 “Il Poggione” – 100% Sangiovese, vinificazione in acciaio a “cappello sommerso” con lieviti indigeni e controllo della temperatura. Malolattica svolta in acciaio, poi 30 mesi di botte e due anni di affinamento in bottiglia.

Ad onore del vero sono partito con un discreto pregiudizio. Azienda abbastanza grande (circa 600.000 bottiglie l’anno) e distante per concezione, lavoro e immagine dalle mie abituali referenze per il Brunello di Montalcino.

Mi sono ricreduto. Il vino è molto buono, aperto due ore prima, sin da subito si è rivelato molto espressivo ed intrigante. Colore rosso rubino non troppo carico, naso intenso e complesso che spreme subito i piccoli frutti rossi, la ciliegia e la prugna mature al punto giusto. Poi violetta e rimandi delicati di balsamico e spezie.

Al palato esprime grande equilibrio, tannini levigati, alcool che non prevarica, ottima freschezza e mineralità che regalano un finale sapido molto lungo.

Annata, la 2014, molto complicata in particolare per il freddo e la pioggia che non ha risparmiato nemmeno Montalcino. Ne risulta però, come per altre aziende, un vino elegante e preciso, con una dote di grande bevibilità, probabilmente non il classico Brunello che ci si potrebbe aspettare.

Potrebbe anche spiazzare ed a qualcuno apparire quasi esile. Per questo ritengo che non sia un Brunello necessariamente da tenere in cantina 10/15 anni. Certamente è giovane, ma a mio avviso pronto per essere bevuto con piacere e agilità, soprattutto se ben abbinato per sfruttarne le potenzialità gastronomiche.

Io l’ho bevuto con osso buco e risotto alla milanese ed è stato un ottimo compagno.

Ritengo che il rapporto qualità prezzo sia onesto.

Enonauta/Degustazione di Vino #146 - review - Brunello di Montalcino 2014 "Il Poggione" | vino elegante e preciso, dotato di bevibilità
Enonauta/Degustazione di Vino #146 - review - Brunello di Montalcino 2014 "Il Poggione" | vino elegante e preciso, dotato di bevibilità

Brunello di Montalcino 2014 “Il Poggione

100% Sangiovese, “submerged cap” steel vinification with indigenous yeasts and temperature control. Malolactic fermentation in steel, then 30 months in barrel and two years of aging in bottle.

To be honest, I started with a fair amount of prejudice. Quite a large company (around 600,000 bottles a year) and distant in concept, work and image from my usual references for Brunello di Montalcino.

I changed my mind. The wine is very good, opened two hours early, it immediately proved to be very expressive and intriguing. Not too deep ruby ​​red color, intense and complex nose that immediately squeezes the small red fruits, cherries and plums ripe at the right point. Then violet and delicate hints of balsamic and spices.

On the palate it expresses great balance, smooth tannins, alcohol that does not overpower, excellent freshness and minerality that give a very long savory finish.

The 2014 vintage was very complicated, particularly due to the cold and rain which did not spare even Montalcino. However, as with other companies, the result is an elegant and precise wine, with great drinkability, probably not the classic Brunello that one might expect.

It could also be surprising and appear almost thin to some. For this reason I believe that it is not a Brunello that should necessarily be kept in the cellar for 10/15 years. It is certainly young, but in my opinion ready to be drunk with pleasure and agility, especially if well paired to exploit its gastronomic potential.

I drank it with osso bucco and Milanese risotto and it was an excellent companion.

I think the value for money is honest.

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