Bramaterra 2010 – Antoniotti
Una splendida bevuta che ha bisogno di una premessa. Bevvi la stessa bottiglia qualche anno fa in un ristorante del quartiere San Salvario a Torino durante un diluvio, lo Scannabue (www.scannabue.it). Lo cito, non per fare pubblicità, perché la scoperta fu indotta dall’entusiasmo del sommelier nel proporsi di scegliere un vino, a suo dire particolare, per degli amanti del nebbiolo. Apprezzo questo entusiasmo quando mi sembra provenire da qualcuno che sembra competente e sincero al solito tempo.
Arrivò in tavola questo Bramaterra 2010 della cantina Antoniotti che riscosse un grande successo. Andai poi in seguito a conoscere la famiglia Antoniotti e a procurarmi questa bottiglia di stasera in quel di Sostegno.
Bevute anche altre annate (leggi qui ad esempio), ma nessuna come questa.
È nebbiolo con 20 percento di Croatina, 7 percento di Vespolina e 3 percento di Uva Rara. Cemento e botte grande per tre anni, approccio tradizionale.
Il vino è granato, integro fino al bordo, pieno, luminoso, ampio ed aperto da subito, intenso, con aromi nettissimi di rosa, lampone, ciliegia matura, chiodo di garofano e speziatura che sottolineano il buon uso dei vitigni complementari e che a questo Bramaterra donano una personalità davvero unica. È inoltre lievemente etereo, con ricordi di radici, appena un po’ di scorza di arancio. Rigore e precisione rari.
Nel sorso tutti gli elementi convergono affinché l’esperienza sia entusiasmante. Tenore alcolico misurato, acidità e salinità davvero importanti, ma che non tagliano mai il flusso di gusto, ne sono invece propulsore infinito. Tannino finissimo, di buona forza e non smussato, un ricamo, centro bocca fruttato, pieno, definito e gustoso. Il Finale è lungo, rinfrescante dove trova il modo di essere rievocato tutto ciò che era stato suggerito al naso.
98 punti, ma anche 100.
Bramaterra 2010 – Antoniotti
A splendid drink that needs a premise. I drank the same bottle a few years ago in a restaurant in the San Salvario district of Turin during a flood, Scannabue (www.scannabue.it). I mention it, not to advertise, because the discovery was induced by the sommelier’s enthusiasm in proposing to choose a wine, which he said was particular, for Nebbiolo lovers. I appreciate this enthusiasm when it seems to come from someone who seems competent and sincere at the same time.
This Bramaterra 2010 from the Antoniotti winery arrived on the table and was a great success. I then later went to meet the Antoniotti family and to get this bottle tonight in Sostegno.
I also drank other vintages (read here for example), but none like this one.
It is Nebbiolo with 20 percent Croatina, 7 percent Vespolina and 3 percent Uva Rara. Cement and big barrel for three years, traditional approach.
The wine is garnet, intact up to the edge, full, bright, ample and immediately open, intense, with very clear aromas of rose, raspberry, ripe cherry, clove and spiciness which underline the good use of complementary vines and which to this Bramaterra give a truly unique personality. It is also slightly ethereal, with hints of roots, just a little orange peel. Rare rigor and precision.
In the sip all the elements converge so that the experience is exciting. Measured alcohol content, really important acidity and salinity, but which never cut off the flow of flavour, are instead an infinite driving force. Very fine tannin, of good strength and not blunt, an embroidery, fruity, full, defined and tasty center of the mouth. The finish is long, refreshing where everything that was suggested to the nose finds a way to be evoked.
98 points, but also 100.
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.