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Barbaresco Starderi 2013 – Renato Fenocchio

Barbaresco Starderi 2013 – Renato Fenocchio

Enonauta/Wine Tasting #064 – wine review – Barbaresco Starderi 2013 – Renato Fenocchio | decisive taste experience

Dal Cru Starderi in Neive. Azienda a conduzione familiare con una storia che merita farsi raccontare in cantina durante la degustazione degli ottimi vini prodotti. Lunga macerazione e maturazione in botti da 700 lt per 20 mesi

Enonauta/Degustazione di Vino #064 - wine review - Barbaresco Starderi 2013 - Renato Fenocchio | esperienza gustativa decisa

Colore rubino chiaro con qualche riflesso granata. Al naso si presenta forte e preciso con sentori di anguria fresca, ribes, viola, e note di erbe mediche e radici aromatiche.

Enonauta/Degustazione di Vino #064 - wine review - Barbaresco Starderi 2013 - Renato Fenocchio | esperienza gustativa decisa

Al palato risulta di medio corpo con acidità brillante e distribuita. Ma il leitmotiv del sorso e anche ciò che lo caratterizza in positivo è l’intreccio tra la gentilezza del frutto con una netta e matura impronta tannica per una esperienza gustativa decisa e al contempo suadente.

Nel lungo e piacevole finale riecheggiano la dolcezza del frutto e la radice.

Prevederei per questa bottiglia un futuro radioso se non l’avessi appena finita.

Enonauta/Degustazione di Vino #064 - wine review - Barbaresco Starderi 2013 - Renato Fenocchio | esperienza gustativa decisa

Barbaresco Starderi 2013 – Renato Fenocchio

Enonauta/Wine Tasting #064 – wine review – Barbaresco Starderi 2013 – Renato Fenocchio | decisive taste experience

From Cru Starderi in Neive. Long maceration and maturation in 700 liter barrels for 20 months

Light ruby ​​color with some garnet reflections. On the nose it is strong and precise with hints of fresh watermelon, currant, violet, and notes of medical herbs and aromatic roots.
On the palate it is medium-bodied with bright and distributed acidity. But the leitmotif of the sip and also what characterizes it positively is the intertwining of the kindness of the fruit with a clear and ripe tannic imprint for a strong and at the same time persuasive taste experience.

In the long and pleasant finish the sweetness of the fruit and the root echo.

I would predict a bright future for this bottle if I hadn’t just finished it.

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Merlot 2003 – Bressan

Merlot 2003 – Bressan
Venezia Giulia IGT

Mi imbatto per caso di sabato pomeriggio in questa bottiglia, la porto a casa e subito la stappo di domenica in abbinamento al cervo in umido. Parto con la speranza che sia stata conservata al meglio.

Alla prova è risultato ottimo. Lo definirei un vino fondista. Mai chiuso. Rivela da subito la sua identità e la ribadisce con il tempo con reiterata insistenza.
Granato scuro impenetrabile.
Balsamico, prugna e mirtillo sotto spirito su un fondo di lavanda e spezie, un lieve sentore di tabacco.
Nel sorso convergono una serie di stimoli che trovano un equilibrio dove niente stona e tutto concorre alla profondità e alla stratificazione.
Una residua dolcezza nel frutto forse figlia dell’annata torrida, freschezza vitale e tannini levigatissimi, Lunga persistenza aromatica dove si rievocano la balsamicità e la lavanda.
Bevuta di piacevolezza complessiva importante a cui il racconto fatica a rendere giustizia.

Col cervo in umido fu un matrimonio pieno d’intesa.

Enonauta/Degustazione di Vino #063 - wine review - Merlot 2003 - Bressan | Merlot d'annata del controverso produttore Bressan
Enonauta/Degustazione di Vino #063 - wine review - Merlot 2003 - Bressan | Merlot d'annata del controverso produttore Bressan
Enonauta/Degustazione di Vino #063 - wine review - Merlot 2003 - Bressan | Merlot d'annata del controverso produttore Bressan
Enonauta/Degustazione di Vino #063 - wine review - Merlot 2003 - Bressan | Merlot d'annata del controverso produttore Bressan
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Upupa Rot 2015 – Abraham

Upupa Rot 2015 di Weingut Abraham è una originale e piacevole interpretazione del più tradizionale dei vitigni altoatesini. La Schiava. Azienda che si trova ad Appiano sulla Strada del Vino.

Schiava con saldo di Pinot Nero

Viti vecchie a 450 mt slm
Fermentazione e affinamento in legno.
15 mesi sulle fecce
Filosofia non interventista

A mio parere una delle più originali e piacevoli interpretazioni del più tradizionale dei vitigni altoatesini.

Il colore è ben rappresentato dalla foto. Rubino chiaro vivo.

Al naso risulta espansivo da subito con profumi di lampone e ciliegia, floreali e speziati.

Fresco, dinamico, non è un vino che scivola via, bensì un vino che permane animato da una ruvida matericità e da una spolverata di tannini maturi.

Piacevolezza, facilità di beva, grande a tavola, prezzo giusto.

Enonauta/Degustazione di Vino #062 - wine review - Upupa Rot 2015 - Abraham | A mio parere una delle più originali e piacevoli interpretazioni del più tradizionale dei vitigni altoatesini
Enonauta/Degustazione di Vino #062 - wine review - Upupa Rot 2015 - Abraham | A mio parere una delle più originali e piacevoli interpretazioni del più tradizionale dei vitigni altoatesini
Enonauta/Degustazione di Vino #062 - wine review - Upupa Rot 2015 - Abraham | A mio parere una delle più originali e piacevoli interpretazioni del più tradizionale dei vitigni altoatesini
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Sauvignon 2012 – Terre del Sillabo

Sauvignon 2012 – Terre del Sillabo

Il Sauvignon di Terre del Sillabo viene dalla Valfreddana, sulla via per Camaiore, a nord ovest di Lucca. Fermenta in acciaio e sosta per nove mesi sulle fecce nobili.

Inutile e fuorviante ogni paragone con omologhi, più o meno famosi, di altre latitudini.

Il colore è brillante giallo paglierino con viraggi sul dorato.

Bouquet ampio e per niente didascalico. Ci si trova il fico secco, il melone giallo, il narciso, lo zafferano e un sottilissimo ricordo di foglia di pomodoro ed erbe aromatiche.

Il sorso è denso, opulento, si rischia di perdersi tra le sue volute avvolgenti, fa ripensare in effetti al Sig. Moretti che la scorsa estate, durante una breve visita alla sua azienda, ci introdusse all’idea della vigna selvaggia (in foto) e al vino vaginale che accoglie come opposto del vino fallico da esibizione (discorso molto lungo che meriterebbe un approfondimento).

La materia si riaggancia continuamente alla componente acido/sapida e ne viene vivificata per una esperienza di gusto gratificante fino all’ottimo finale dove coerentemente si rievocano il frutto giallo e lo zafferano.

 
Enonauta/Degustazione di Vino #061 - wine review - Sauvignon 2012 - Terre del Sillabo | denso, opulento, si rischia di perdersi tra le sue volute avvolgenti
Enonauta/Degustazione di Vino #061 - wine review - Sauvignon 2012 - Terre del Sillabo | denso, opulento, si rischia di perdersi tra le sue volute avvolgenti
Enonauta/Degustazione di Vino #061 - wine review - Sauvignon 2012 - Terre del Sillabo | denso, opulento, si rischia di perdersi tra le sue volute avvolgenti

Sauvignon 2012 – Terre del Sillabo

The Sauvignon of Terre del Sillabo comes from Valfreddana, on the way to Camaiore, northwest of Lucca. It ferments in steel and rests for nine months on the noble lees.

Any comparison with more or less famous counterparts from other latitudes is useless and misleading.

The color is bright straw yellow with shades of gold.

Large and not at all didactic bouquet. There is dried fig, yellow melon, narcissus, saffron and a very subtle hint of tomato leaf and aromatic herbs.

The sip is dense, opulent, you risk getting lost among its enveloping swirls, it actually makes you think back to Mr. Moretti who last summer, during a short visit to his company, introduced us to the idea of ​​the wild vineyard (in the photo) and to vaginal wine which it welcomes as the opposite of phallic wine for display (a very long discussion which deserves further investigation).

The material continually reconnects to the acid/savory component and is enlivened for a rewarding taste experience up to the excellent finish where the yellow fruit and saffron are coherently evoked.

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Chianti Rùfina Riserva Vigneto Quona 2015 – I Veroni

Chianti Rùfina Riserva 2015 “Vigneto Quona”

I Veroni

Pranzo domenicale con amici presso lo storico Ristorante Zocchi di Pratolino e ci facciamo stappare questo Chianti Rùfina Riseva 2015 “Vigneto Quona” de I Veroni.

Sangiovese in purezza

Con maturazione in legno (500 litri) per 18 mesi e a seguire 12 mesi in bottiglia

Un sangiovese di razza e di grande carattere.

Fine ed incisivo al naso con sentori di viola, mora e fragolina di bosco, arancia rossa, terriccio con foglie umide, un timido accenno di legno stagionato.

Porta in dote un 15% di alcool, molto volume ed esordisce come una bomba. L’alcol sviluppa in aromaticità e il succo in profondità e risulta vivace, fresco, setato, imprendibile e sopratutto capace di grande persistenza. Tannino maturo e di grana fitta.

Tra le migliori interpretazioni del Sangiovese bevute nell’ultimo anno, espressione nitida delle potenzialità del territorio denominato Rùfina.

Con le pappardelle al capriolo prima e con l’ossobuco in umido poi un sodalizio vincente.

Enonauta/Degustazione di Vino #060 - wine review - Chianti Rùfina Ris. 2015 Quona - I Veroni | sangiovese di razza e di grande carattere
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Seifile 2004 – Fiorenzo Nada

Seifile 2004 – Fiorenzo Nada | Langhe Rosso Doc

Mi imbatto casualmente in questa bottiglia in enoteca dov’ero andato per comprare due bottiglie che però non c’erano. Il bellissimo ricordo ancora vivo del 2008 bevuto un paio di anni orsono mi persuadono all’acquisto.

La bottiglia resiste in cantina una settimana e si allunga positivamente la striscia dei 2004 (esempio) bevuti nel 2019.

Vigneti in Treiso risalenti al 46 per il barbera, al 64 per il nebbiolo

Barbera 80%, Nebbiolo 20%
18 mesi di affinamento in barrique più altri 6 in bottiglia.

Colore granato scuro, sembra avere gran corpo. Al naso ancora qualche ricordo floreale, prugna essiccata, mora, foglia di the verde, caffè macinato a mano, lievi sentori eterei, di erbe officinali, di spezie.

Sorso avvolgente, potente, caldo in partenza, diventa persuasivo nel distendersi, dove libera una straordinaria freschezza, un tannino in filigrana, una persistenza aromatica ragguardevole per un finale dove si riverberano gran parte dei sentori che componevano il bouquet e si stratificano sensazioni e sapori. Una bottiglia cui gli anni hanno donato grande personalità, precisione, equilibrio.

Sicuramente tra i preferiti dell’Enonauta.

Dopo tre giorni dall’apertura il tappo ancora emana un piacevole aroma di gladiolo.

Enonauta/Degustazione di Vino #059 - wine review - Seifile 2004 - Fiorenzo Nada | un gioiello di Langa fatto con Barbera e Nebbiolo
Enonauta/Degustazione di Vino #059 - wine review - Seifile 2004 - Fiorenzo Nada | un gioiello di Langa fatto con Barbera e Nebbiolo

Seifile 2004 – Fiorenzo Nada | Langhe Rosso Doc

I randomly came across this bottle in the wine shop where I went to buy two bottles but they weren’t there. The beautiful, still vivid memory of the 2008 I drank a couple of years ago persuaded me to purchase.

The bottle lasts in the cellar for a week and the streak of 2004s (example) drunk in 2019 is positively extended.

Vineyards in Treiso dating back to 46 for Barbera, to 64 for Nebbiolo

Barbera 80%, Nebbiolo 20%
18 months of aging in barrique plus another 6 in the bottle.

Dark garnet color, seems to have great body. On the nose there are still some floral memories, dried plum, blackberry, green tea leaf, hand-ground coffee, light ethereal hints of medicinal herbs and spices.

Enveloping, powerful, warm sip at the start, it becomes persuasive as it relaxes, where it releases an extraordinary freshness, a filigree tannin, a remarkable aromatic persistence for a finish where most of the scents that made up the bouquet reverberate and sensations and flavors are stratified. A bottle to which the years have given great personality, precision and balance.

Definitely one of Enonauta’s favourites.

Three days after opening the cap still exudes a pleasant gladiolus aroma.

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Le Trame 2011 – Podere Le Boncie

Le Trame 2011 – Podere Le Boncie

Per la prima volta Igt da Castelnuovo Berardenga, l’idea che propone Giovanna Morganti dal vino chiantigiano.

Sangiovese, colorino, mammolo, foglia tonda
Fermentazione in tino aperto
Conduzione biodinamica. Viti ad alberello

Il colore è rubino scuro, il vino è denso.

Naso timido che offre note di ciliegia toscana chiamata anche Bella di Pistoia, consistente speziatura e rimandi terragni, ferrosi.

L’attacco è caldo, la componente alcolica non si nasconde, in bocca c’è molto frutto, frutto fresco che si riverbera a lungo, a tratti sembra di scorgere della dolcezza per quanto concentrato. Materia e alcool rischiano di soffocare questo vino, ma c’è freschezza che in allungo riesce ad uscire e il tannino è un ricamo, quasi tono su tono.

Ne conservavo un ricordo un po’ diverso, meno massiccio, ma meglio così, non si finisce mai di sperimentare la mutevolezza della materia viva.

Un vino toscano a base sangiovese ampiamente atipico, la rinuncia alla denominazione qualcosa doveva significare.

Enonauta/Degustazione di Vino #058 - wine review - Le Trame 2011 - Podere Le Boncie | Un Sangiovese radicalmente diverso
Enonauta/Degustazione di Vino #058 - wine review - Le Trame 2011 - Podere Le Boncie | Un Sangiovese radicalmente diverso
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Bucerchiale 2010 – Selvapiana

Chianti Rùfina Riserva Vigneto Bucerchiale 2010 – Selvapiana

Sangiovese con maturazione in barriques delle quali il 10% nuove.

Stappare una bottiglia di Bucerchiale per me è come tornare da un viaggio e trovare la giacca da camera e la calma che ti consente di ripensare al nuovo appena vissuto sulla scorta delle antiche sicurezze. Peraltro Rùfina è una sottozona che merita una attenzione particolare per la sua storia e per il suo presente ben guidato dal Consorzio.

Enonauta/Degustazione di Vino #056 - wine review - Bucerchiale 2010 - Chianti Rùfina - Selvapiana | Carattere, espressività, territorialità

Colore granato scuro, molto consistente.

All’apertura è molto chiuso, quasi ermetico. Il tempo e la pazienza del bevitore gli permettono di rivelare la sua natura.

Sentori ematici, di arancia rossa, marasca e prugna in confettura, spezie, sottobosco autunnale, ma soprattutto una lunga scia balsamica che è il tratto distintivo di questa bottiglia.

Carattere ed espressività.

Enonauta/Degustazione di Vino #056 - wine review - Bucerchiale 2010 - Chianti Rùfina - Selvapiana | Carattere, espressività, territorialità

Ha buona struttura e polpa densa dentro cui si muovono acidità viva e una struttura tannica importante ben amalgamata. Dà l’impressione di essere fine e rude al tempo stesso. Di poter sviluppare sapore all’infinito.

Il finale è un lungo assolo balsamico.

Chianti Rùfina Riserva Vigneto Bucerchiale 2010 – Selvapiana

Sangiovese aged in barriques, 10% of which are new.

Uncorking a bottle of Bucerchiale for me is like returning from a trip and finding your smoking jacket and the calm that allows you to think back to the new things you have just experienced on the basis of ancient certainties. Furthermore, Rùfina is a sub-area that deserves particular attention for its history and its present well guided by the Consortium.

Dark garnet color, very consistent.

When opened it is very closed, almost hermetic. The drinker’s time and patience allow him to reveal his nature.

Bloody scents of blood orange, morello cherry and plum jam, spices, autumnal undergrowth, but above all a long balsamic trail which is the distinctive feature of this bottle.

Character and expressiveness.

It has good structure and dense pulp in which live acidity and a well-blended important tannic structure move. It gives the impression of being refined and rough at the same time. To be able to develop flavor endlessly.

The finale is a long balsamic solo.

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Stella Flora 2013 – Maria Pia Castelli

Stella Flora 2013 – Maria Pia Castelli

Marche Igt

Pecorino 50%, Passerina 30%,
Trebbiano 10%, Malvasia di Candia 10%

macerazione sulle bucce per venti giorni in tino aperto
affinamento in barrique per 18 mesi e poi bottiglia

I giorni che seguono le feste sono giorni di avanzi, cucina tradizionale di risulta. In Toscana non ci si può esimere dal cucinare la Pappa al Pomodoro. Ovviamente non rivisitata, non reinterpretata. Pane secco sciàpo, pomodoro, aglio, olio e basilico.

Provo un accostamento inedito con Stella Flora 2013, bianco macerato di Maria Pia Castelli. Insieme stanno bene.

È un vino che risalta tra i suoi simili, se si vuole pensare agli orange wine come a un insieme omogeneo, ma risalta anche tra i dissimili.

Il colore è quello dell’oro.

Enonauta/Degustazione di Vino #055 - wine review - Stella Flora 2013-  Maria Pia Castelli | più sapido che acido, mutevole, resistente, stratificato

Nel bouquet sentori floreali, di cedro, c’è l’albicocca disidratata, la Passiflora, un lieve tocco resinoso.

Il meglio lo offre al palato perché è un vino pieno di sapore, più sapido che acido, mutevole, resistente, stratificato. Dove tornano coerentemente le anticipazioni olfattive.

Dopo le feste si ricomincia bene.

Enonauta/Degustazione di Vino #055 - wine review - Stella Flora 2013-  Maria Pia Castelli | più sapido che acido, mutevole, resistente, stratificato
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Barrua 2015 – Agripunica

Barrua 2015 di Agripunica. Carignano con saldo di Merlot e Cabernet Sauvignon
Invecchiamento in barrique e bottiglia

Non avevo mai bevuto questo vino. Ne ho letto però spesso, bene e male come sempre succede ai vini che loro malgrado diventano emblematici. Lo incontro in carta al ristorante a un prezzo davvero invitante e decido di provare. Mi avvicino libero da pregiudizi perché non sono un tifoso e soprattutto perché mi piace guarire dall’ignoranza. Sinceramente lo trovo più che valido. Sicuramente giovane, ma già godibile in mezzo a una tavola con piatti di sostanza.

Il colore è scuro. Rubino fitto, impenetrabile.

Enonauta/Degustazione di Vino #054 - wine review - Barrua 2015 Agripunica | mostra i muscoli con vitalità

Porge sentori di frutti scuri, viola, mirto, suggestioni boschive, spezie dolci. Intensità crescente.
Così come al palato dove risulta possente, ma sornione. Mostra i muscoli un po’ alla volta senza pavoneggiarsi (vulgar display of power), il sorso è vellutato, c’è struttura ma non stanca perché c’è anche vitalità.
Forse troppo monolitico, ma è questione di gusto.

Da risentire con più anni di bottiglia.

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