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Rosso Riserva 2010 – Vignalta

Rosso Riserva 2010 – Colli Euganei Doc – Vignalta

Merlot 60 e Cabernet Sauvignon 40Con passaggio di 24 mesi in botti da 500 litri di rovere e sei mesi di bottiglia.

Ha colore rubino non concentrato con riflessi granata, pulito ed immediato al naso con sentori di cassis, cannella e tabacco.

Controllo, equilibrio, sapidità, sviluppo gustativo profondo, duraturo e coerente, tannini setosi, scorrevolezza pericolosa e un rapporto qualità prezzo vincente e incentivante al riacquisto.

In abbinamento perfetto col Diaframma cotto a 52 gradi per tre ore con un breve passaggio successivo sulla griglia.

Enonauta/Degustazione di Vino #084 - review - Rosso Riserva 2010 - Vignalta | taglio bordolese da i Colli Euganei
Enonauta/Degustazione di Vino #084 - review - Rosso Riserva 2010 - Vignalta | taglio bordolese da i Colli Euganei
Enonauta/Degustazione di Vino #084 - review - Rosso Riserva 2010 - Vignalta | taglio bordolese da i Colli Euganei
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VERDICCHIO DI MATELICA RISERVA DOCG MIRUM 2015 – La Monacesca

VERDICCHIO DI MATELICA RISERVA DOCG MIRUM 2015 – La Monacesca

Il Verdicchio di Matelica Mirum de La Monacesca è ottenuto da uve surmature con sosta sulle fecce e affinamento in acciaio e bottiglia.

Mi misuro per la seconda volta con questa bottiglia, dopo una prima interlocutoria volta in cui la bottiglia finì troppo alla svelta durante una cena inadatta.

Non so se chiamarlo Superverdicchio sia fuori luogo, ma lo farei con intento laudativo e affatto ironico e per sottolineare l’apprezzamento per una idea di vino riserva che ha principalmente a che fare con la natura della materia da cui si è ottenuto.

Colore tendente al dorato molto vivo. Quadro olfattivo ampio e intenso con sentori di nespola matura, ranuncolo giallo, miele di trifoglio.

In bocca mostra grande struttura, densità e impatto aromatico. Seppure ceda in freschezza rispetto alle aspettative create da un Verdicchio di Matelica, la vena sapida e la profondità/persistenza lo fanno apprezzare e gustare da solo e a tavola, meglio se in compagnia di piatti strutturati.

Enonauta/Degustazione di Vino #083 - review - VERDICCHIO DI MATELICA RISERVA DOCG MIRUM 2015 - La Monacesca | un superverdicchio affascinante

VERDICCHIO DI MATELICA RISERVA DOCG MIRUM 2015 – La Monacesca

Verdicchio di Matelica from overripe grapes with rest on the lees and refinement in steel and bottle.

I’m testing myself for the second time with this bottle, after a first tentative time in which the bottle ran out too quickly during an unsuitable dinner.

I don’t know if calling it Superverdicchio is out of place, but I would do so with a laudatory and not at all ironic intent and to underline the appreciation for an idea of ​​reserve wine which has mainly to do with the nature of the material from which it is obtained.

Very bright golden color. Broad and intense olfactory framework with hints of ripe medlar, yellow buttercup, clover honey.

In the mouth it shows great structure, density and aromatic impact. Although it falls short in freshness compared to the expectations created by a Verdicchio di Matelica, its savory streak and depth/persistence make it appreciated and enjoyed alone and at the table, preferably in the company of structured dishes.

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Francesco Versio – Dogliani 2017 & Barbaresco 2015

Francesco Versio Dogliani 2017 & Barbaresco 2015

Per la prima volta scrivo di due bottiglie in contemporanea. Perché sono opera dello stesso produttore, perché le ho comprate e stappate congiuntamente. Francesco Versio è un giovane stimato winemaker con vigne in Neive ed una esperienza da Bruno Giacosa con Dante Scaglione.

Per il Dogliani 2017 una interpretazione all’insegna della concretezza e dell’energia. Purpureo fitto, solido, con profumi netti di mirtillo e floreali con sfondo speziato e a tratti vinoso. Caldo e voluminoso con finale coerente che lascia una bella scia sapida.

Il Barbaresco 2015 è un Barbaresco tradizionale con uve dal vigneto San Cristoforo. Rispetto ad altri 2015 da me assaggiati negli ultimi mesi mostra più finezza di tratto e meno esplosività. Il colore è tra il rubino e il granato. Parte lento, ma il tempo gli giova. Ribes e melograno, rosa e richiami di piante aromatiche come l’anice compongono il quadro olfattivo. Al palato mostra grande energia, giovanile fermezza, persistenza aromatica rilevante comunicando l’opera di una mano valente ed ispirata.

Per la mia personale esperienza, se questo è l’inizio possiamo aspettarci gran belle bottiglie già nel futuro immediato.

Entrambi i vini hanno mostrato una straordinaria resistenza all’ossigeno.

Enonauta/Degustazione di Vino #082 - review - Dogliani 2017 & Barbaresco 2015  | Francesco Versio | una grande promessa del vino piemontese
Enonauta/Degustazione di Vino #082 - review - Dogliani 2017 & Barbaresco 2015  | Francesco Versio | una grande promessa del vino piemontese
Enonauta/Degustazione di Vino #082 - review - Dogliani 2017 & Barbaresco 2015  | Francesco Versio | una grande promessa del vino piemontese

Francesco Versio Dogliani 2017 & Barbaresco 2015

For the first time I’m writing about two bottles at the same time. Because they are the work of the same manufacturer, because I bought and uncorked them together. Francesco Versio is an esteemed young winemaker with vineyards in Neive and an experience at Bruno Giacosa with Dante Scaglione.

For Dogliani 2017 an interpretation characterized by concreteness and energy. Dense, solid purple, with clear blueberry and floral aromas with a spicy and at times vinous background. Warm and voluminous with a coherent finish that leaves a nice savory trail.

The 2015 Barbaresco is a traditional Barbaresco with grapes from the San Cristoforo vineyard. Compared to other 2015s I’ve tasted in recent months, it shows more finesse and less explosiveness. The color is between ruby ​​and garnet. He starts off slow, but time is in his favor. Currant and pomegranate, rose and hints of aromatic plants such as anise make up the olfactory picture. On the palate it shows great energy, youthful firmness, significant aromatic persistence, communicating the work of a talented and inspired hand.

From my personal experience, if this is the beginning we can expect great bottles in the immediate future.

Both wines showed extraordinary resistance to oxygen.

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Ghemme 2015 – Paride Chiovini

Ghemme Docg 2015

Paride Chiovini

Il Ghemme di Paride Chiovini: nebbiolo maturato in botti da 5 hl per 18/20 mesi e successivi 6 mesi di bottiglia.

Ancora una sorpresa positiva dall’Alto Piemonte. Per qualità complessiva dell’esperienza e per il rapporto qualità prezzo. Stappato domenica a pranzo e finito stasera l’ultimo bicchiere, resta buona l’iniziale positiva impressione avuta al momento del versare il primo bicchiere.

Colore rubino molto chiaro tendente al granato. Profumi floreali e di ciliegia e lamponi freschi, rabarbaro e erbe aromatiche.

Esordisce caldo e flessuoso e poi si distende in un finale caratterizzato dal dualismo che si innesca tra l’importante struttura tannica e il ritorno fruttato di grande piacevolezza.

Enonauta/Degustazione di Vino #081 - review - Ghemme 2015 - Paride Chiovini | Alto Piemonte profumato e rigoroso
Enonauta/Degustazione di Vino #081 - review - Ghemme 2015 - Paride Chiovini | Alto Piemonte profumato e rigoroso
Enonauta/Degustazione di Vino #081 - review - Ghemme 2015 - Paride Chiovini | Alto Piemonte profumato e rigoroso
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Dolcetto di Diano d’Alba Sorì Pradurent 2016 – Claudio Alario

Dolcetto di Diano d’Alba Sorì Pradurent 2016 – Claudio Alario

Dolcetto con uve dal Sorì Pradurent posizionato a 400 metri slm, matura in barrique di terzo passaggio per 10 mesi

Un Dolcetto che unisce concretezza, eleganza e precisione e che l’amante della tipologia non dovrebbe esimersi dall’assaggiare. Ripenso al gestore dell’enoteca comunale di Diano d’Alba che invitato a consigliarmi alcune bottiglie da comprare consigliò questa come imprescindibile e ovviamente al tempo in cui l’enoappassionato poteva circolare libero e felice.

Colore rubino impenetrabile, naso di buona intensità con sentori floreali, di prugna, frutti di bosco e spezie.

Ampio in bocca, caldo e strutturato con tannini maturi, freschezza avvolgente e finale coerente di grande piacevolezza. Dolcetto che non esiterei a collocare tra i migliori mai assaggiati e con cui, ribadisco, l’appassionato del Dolcetto dovrebbe confrontarsi.

Enonauta/Degustazione di Vino #080 - review - Dolcetto di Diano d'Alba Sorì Pradurent 2016 - Claudio Alario | Un Dolcetto che unisce concretezza, eleganza e precisione e che l'amante della tipologia non dovrebbe esimersi dall'assaggiare.
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Dolcetto Sorì Pradurent Alario

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Ultimi Raggi 2009 – Ar.Pe.Pe

Ultimi Raggi 2009 Ar.Pe.Pe

Sassella Riserva – Valtellina Superiore

Ultimi Raggi di Ar.Pe.Pe. un vero piacere del palato e della mente aprire in semireclusione questa bottiglia ricordo di una gita di famiglia in Valtellina concomitante con gli Arpepe Days, così che il pensiero invece di concentrarsi sulle ansie dell’oggi si sofferma sulla dolcezza delle giornate di vacanza, sulle discese in slittino a Caspoggio e così anche il ricordo del Grande Ingorgo del Ponte di Sant’Ambrogio (9 dicembre 2017) in mezzo alla tormenta diventa un epico divertimento.

Ultimi Raggi 2009 Ar.Pe.Pe
Sassella Riserva
Valtellina Superiore

Nebbiolo da uve surmature
Con lungo affinamento in botte grande

Vi si individuano all’istante l’asciutta sobria eleganza e il rigore espressivo che sono, per la mia esperienza, i tratti distintivi dei vini della cantina valtellinese.

Bello il colore granato, esteso il bouquet con sentori di ribes e melograno, rosa, cuoio ed erbe aromatiche e un piccolo accenno speziato. In bocca c’è equilibrio, la freschezza distribuita e la vena sapida bilanciano la parte estrattiva e la componente alcolica di questo “non sforzato” il cui tannino è maturo e gentile ed è persistente e vellutato il finale con ritorno di frutti a bacca rossa.

Bevibilità ad alto rischio.

Tra i vini di Arpepe, sempre per la mia esperienza personale, il più morbido senza peraltro essere in assoluto un vino morbido.

Ottimo a tavola con le Tagliatelle fatte a mano con Sugo di Anatra.

Enonauta/Degustazione di Vino #079 - review - Ultimi Raggi 2009 - Ar.Pe.Pe. | sobria eleganza e rigore espressivo
Enonauta/Degustazione di Vino #079 - review - Ultimi Raggi 2009 - Ar.Pe.Pe. | sobria eleganza e rigore espressivo
Enonauta/Degustazione di Vino #079 - review - Ultimi Raggi 2009 - Ar.Pe.Pe. | sobria eleganza e rigore espressivo

Ultimi Raggi 2009 Ar.Pe.Pe

Sassella Riserva – Valtellina Superiore

Ultimi Raggi Ar.Pe.Pe. a true pleasure for the palate and the mind to open this bottle in semi-reclusion as a souvenir of a family trip to Valtellina coinciding with the Arpepe Days, so that instead of concentrating on today’s anxieties, thoughts focus on the sweetness of the holiday days, on the descents tobogganing in Caspoggio and so even the memory of the Great Traffic Jam on the Sant’Ambrogio Bridge (9 December 2017) in the midst of the storm becomes epic fun.

Ultimi Raggi 2009 Ar.Pe.Pe
Sassella Reserve
Valtellina Superiore

Nebbiolo from overripe grapes
With long aging in large barrels

You can instantly identify the dry, sober elegance and expressive rigor which are, in my experience, the distinctive features of the wines from the Valtellina cellar.

The garnet color is beautiful, the bouquet is extensive with hints of currant and pomegranate, rose, leather and aromatic herbs and a small hint of spice. In the mouth there is balance, the distributed freshness and the savory vein balance the extractive part and the alcoholic component of this “unforced” whose tannin is ripe and gentle and the finish is persistent and velvety with a return of red berry fruits.

High risk drinkability.

Among Arpepe’s wines, again in my personal experience, it is the softest without being a soft wine at all.

Excellent at the table with handmade Tagliatelle with Duck Sauce.

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Taurasi Primum 2007 – Guastaferro

iI Taurasi Primum 2007 dell’Azienda Guastaferro entra nel mio percorso di approfondimento del Taurasi trovo subito elementi che mi convincono della necessità di continuare ad approfondire. Uno è questo Taurasi 2007 della Azienda Agricola Guastaferro di Taurasi che a me sembra fin da subito un gioiello enoico d’indiscutibile valore.

Aglianico da viti centenarie con maturazione in barrique e tonneaux.

Granato scuro con ancora qualche riflesso rubino. Ampiezza, nitore e piacevolezza sono i tratti distintivi del bouquet dove si susseguono sentori di prugna secca, frutti scuri surmaturi, di incenso e cenere, spezie dolci, su un fondo continuo mentolato/balsamico.

Al palato si confermano le aspettative generate dal profumo e risulta ricco, stratificato, profondo, con acidità flessuosa che tende a ridiscendere il cavo orale, caldo e incisivo, tannini nobili e strutturati, una persistenza aromatica e una varietà di reminiscenze rara.

Entra prepotentemente nel novero dei vini indimenticabili.

Enonauta/Degustazione di Vino #078 - review - Taurasi Primun 2007 - Guastaferro | gioiello enoico d'indiscutibile valore
Enonauta/Degustazione di Vino #078 - review - Taurasi Primun 2007 - Guastaferro | gioiello enoico d'indiscutibile valore
Enonauta/Degustazione di Vino #078 - review - Taurasi Primun 2007 - Guastaferro | gioiello enoico d'indiscutibile valore
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Nebbiolo d’Alba 2010 – Flavio Roddolo

Nebbiolo d’Alba 2010 – Flavio Roddolo

La quintessenza dell’Austerità. È questo il Nebbiolo d’Alba 2010 del Signor Flavio Roddolo da Monforte d’Alba. Esattamente dal Bricco Appiani.

Nebbiolo e vecchie barrique. Lunga maturazione prima di essere messo in vendita e poi eccolo.

Un Nebbiolo che ha la tempra e la finezza (e anche il prezzo per essere giusti) di un Barolo. Granato scuro, austero fino quasi a farsi definire arcigno, con profumi intensi molto centrati sulle radici aromatiche, sulle erbe medicamentose, con echi di rosa disidratata, ribes nero e ritorni eterei.

Il sorso è assertivo e caldo nel centrobocca, asciutto e senza compromessi, animato da una acidità diffusa, da un tannino tetragono, ma assolutamente maturo. Colpiscono l’intensità e la finezza dell’aroma di bocca e il nebbiolo del Signor Flavio Roddolo finisce coerente e lungo rievocando su tutto la genziana.

Vino di valore assoluto per cui non si può che immaginare un radioso futuro. Dentro un’altra bottiglia però…

Enonauta/Degustazione di Vino #077 - review - Nebbiolo d'Alba 2010 - Flavio Roddolo | Nebbiolo con la tempra e la finezza di un Barolo
Enonauta/Degustazione di Vino #077 - review - Nebbiolo d'Alba 2010 - Flavio Roddolo | Nebbiolo con la tempra e la finezza di un Barolo

Nebbiolo d’Alba 2010 – Flavio Roddolo

The quintessence of Austerity. This is the Nebbiolo d’Alba 2010 by Mr. Flavio Roddolo from Monforte d’Alba. Exactly from Bricco Appiani.

Nebbiolo and old barriques. Long maturation before being put on sale and then here it is.

A Nebbiolo that has the temper and finesse (and also the price to be fair) of a Barolo. Dark garnet, austere almost to the point of being defined as grim, with intense aromas very centered on aromatic roots, medicinal herbs, with echoes of dehydrated rose, blackcurrant and ethereal returns.

The sip is assertive and warm in the center of the mouth, dry and uncompromising, animated by a widespread acidity, by tetragonal tannins, but absolutely ripe. The intensity and finesse of the mouthfeel are striking and Mr. Flavio Roddolo’s Nebbiolo ends coherently and long, recalling the gentian above all.

A wine of absolute value for which one can only imagine a bright future. Inside another bottle though…

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Brunello di Montalcino 2010 – Tenute Silvio Nardi

Il Brunello di Montalcino 2010 delle Tenute Silvio Nardi, ovviamente Sangiovese con12 mesi in barrique di secondo passaggio, 12 mesi in botte grande a a seguire affinamento in bottiglia.

Una interpretazione rigorosa e vigorosa del Sangiovese di Montalcino, con veste color Granato vivo e già nel bicchiere mostra di essere un vino di buon corpo.

Rosa disidratata e marasca, ribes nero, sentori ematici e di scorza d’arancia e lieve speziatura. In bocca è un vino che sviluppa tensione, l’acidità è poderosa, avvolgente, anno dopo anno questo Brunello acquisisce definizione e ci racconta della valida annata in cui nacque. Tannino maturo, di grande forza ed è lungo il finale centrato sul frutto gentile.

Con ancora grandi prospettive per chi volesse aspettarlo a un punto di equilibrio diverso, ma adesso mostra una forza e una precisione che non passano inosservate.

Ottimo compromesso tra qualità, prezzo, soddisfazione.

Enonauta/Degustazione di Vino #076 - review - Brunello di Montalcino 2010 - Tenute Silvio Nardi | interpretazione rigorosa e vigorosa del Sangiovese
Enonauta/Degustazione di Vino #076 - review - Brunello di Montalcino 2010 - Tenute Silvio Nardi | interpretazione rigorosa e vigorosa del Sangiovese

Brunello di Montalcino 2010 – Tenute Silvio Nardi

The Brunello di Montalcino 2010 from Tenute Silvio Nardi, obviously Sangiovese with 12 months in second passage barriques, 12 months in large barrels followed by refinement in the bottle.

A rigorous and vigorous interpretation of Sangiovese di Montalcino, with a bright garnet color and already in the glass it shows that it is a full-bodied wine.

Dehydrated rose and morello cherry, blackcurrant, blood and orange peel hints and light spiciness. In the mouth it is a wine that develops tension, the acidity is powerful, enveloping, year after year this Brunello acquires definition and tells us of the valid vintage in which it was born. Ripe tannin, of great strength and a long finish centered on the gentle fruit.

With still great prospects for those who want to wait for him at a different point of balance, but now he shows a strength and precision that do not go unnoticed.

Excellent compromise between quality, price, satisfaction.

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Chianti Classico Riserva 2013 – Le Masse di Lamole

Chianti Classico – Le Masse di Lamole Riserva 2013

Le Masse di Lamole è una piccola azienda con una posizione di assoluto privilegio in una delle zone più vocate parlando di Sangiovese e Chianti Classico. Vini tradizionali, legati al territorio e a un fare antico, rivendicato e tramandato orgogliosamente.

Sangiovese con saldo di Merlot

Acciaio e botti grandi di rovere per questa riserva identitaria e leggiadra dal colore rubino intenso, con profumi ancora centrati sul floreale e sulla marasca, scorze d’agrume, lavanda e con note appena accennate di tabacco e cacao.

Al palato si conferma Sangiovese di Lamole, fresco, brillante, profondo, solo appena arrotondato dal Merlot, in una fase di grande equilibrio che ne amplifica la piacevolezza e la bevibilità. Il giusto apporto alcolico, i tannini ricamati e il finale tutto agrume e balsamicità ne fanno davvero una bella bottiglia.

Per mia opinione al vertice della curva evolutiva.

Enonauta/Degustazione di Vino #075 - review - Chianti Classico Ris.  2013 - Le Masse di Lamole | fresco, brillante, profondo, solo appena arrotondato dal Merlot
Enonauta/Degustazione di Vino #075 - review - Chianti Classico Ris.  2013 - Le Masse di Lamole | fresco, brillante, profondo, solo appena arrotondato dal Merlot
Enonauta/Degustazione di Vino #075 – review – Chianti Classico Ris. 2013 – Le Masse di Lamole | fresco, brillante, profondo, solo appena arrotondato dal Merlot

 

Chianti Classico – Le Masse di Lamole Riserva 2013

Le Masse di Lamole is a small company with an absolutely privileged position in one of the most suitable areas when it comes to Sangiovese and Chianti Classico. Traditional wines, linked to the territory and to an ancient way of doing things, proudly claimed and handed down.

Sangiovese with Merlot balance

Steel and large oak barrels for this distinctive and graceful reserve with an intense ruby ​​colour, with aromas still centered on florals and morello cherries, citrus peel, lavender and with barely hinted notes of tobacco and cocoa.

On the palate it confirms Sangiovese di Lamole, fresh, bright, deep, only slightly rounded by the Merlot, in a phase of great balance which amplifies its pleasantness and drinkability. The right amount of alcohol, the embroidered tannins and the all-citrus and balsamic finish make it a truly beautiful bottle.

In my opinion at the top of the evolutionary curve.

 

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