Bottiglie, Degustazioni

Derthona 2021 – Boveri

Derthona 2021- Luigi Boveri

Colli Tortonesi Doc

Timorasso con 24 mesi di affinamento, 12 sulle fecce, 12 in bottiglia.

Colore giallo scuro lucido, ricordi di agrume, percoca matura, cardamomo e/o altre spezie dolci, acacia, vagamente cera d’api. 

Se il naso è intrigante, il sorso è faticoso. Entrata voluminosa, rotonda, con una carica alcolica che, più che sovrabbondante, io definirei disorganica. Opulento, quasi grasso, glicerico e a tratti lo diresti dolce.  La dinamica gustativa resta limitata a questo iniziale voluminoso exploit, l’acidità resta invischiata e il vino non trova distensione e restando fermo sui suoi argomenti iniziali tende a stancare. Per quanto strutturato, tende al monodomensionale.

Enonauta/Degustazione di Vino #329 - review - Derthona 2021 - Luigi Boveri | Timorasso di Grande sTruttura
Enonauta/Degustazione di Vino #329 - review - Derthona 2021 - Luigi Boveri | Timorasso di Grande sTruttura

Derthona 2021- Luigi Boveri

Colli Tortonesi Doc

Timorasso with 24 months of aging, 12 on the lees, 12 in the bottle.

Shiny dark yellow colour, hints of citrus fruit, ripe percoca, cardamom and/or other sweet spices, acacia, vaguely beeswax.

If the nose is intriguing, the sip is tiring. Voluminous, round entry, with an alcoholic strength that, rather than overabundant, I would define as inorganic. Opulent, almost fatty, glyceric and at times you would say it was sweet. The gustatory dynamics remains limited to this initial voluminous exploit, the acidity remains entangled and the wine does not find relaxation and by remaining firm on its initial arguments it tends to tire. Although structured, it tends towards single-dimensional.

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Caparsino Chianti Classico Riserva 2015 – Caparsa

Caparsino Chianti Classico Riserva 2015 – Caparsa

Sull’onda dell’entusiasmo generato dagli ottimi assaggi dell’ultima Chianti Classico Collection ( e qui) stappo questo Caparsino Chianti Classico Riserva 2015 di Caparsa, l’ultima delle bottiglie comprate, ormai troppo tempo fa, durante una visita all’azienda a Radda in Chianti da Cianferoni che negli anni si conferma come il mio vignaiolo chiantigiano preferito.  

Opera di Paolo Cianferoni e Federico Staderini. Sangiovese, un anno in botte, approccio artigianale.

È un Vino superbo. Prontissimo adesso. Dall’ultima volta sono passati 18 mesi (https://www.enonauta.it/2022/11/17/caparsino-chianti-classico-riserva-2015-caparsa/) in cui ha trovato ulteriore distensione ed equilibrio. Il colore è mediamente fitto, al naso sono preponderanti i sentori fruttati, l’arancia, il rosmarino, il the nero, leggera speziatura. Profuma di ottimo Sangiovese.

Un 2015 vitale, privo di flessioni verso il surmaturo che ho riscontrato più volte nei vini di questo millesimo, dotato di freschezza raddese in un contesto di spessore, intensa e prolungata progressione gustativa, vino vivo, ricco, profondo, dal sapore avvincente con tannini nobili per un’esperienza di piacevolezza immediata. 

Da bersi adesso.

Enonauta/Degustazione di Vino #328 - review - Caparsino Chianti Classico Riserva 2015- Caparsa | gioiello chiantigiano
Enonauta/Degustazione di Vino #328 - review - Caparsino Chianti Classico Riserva 2015- Caparsa | gioiello chiantigiano

Caparsino Chianti Classico Riserva 2015 – Caparsa

On the wave of enthusiasm generated by the excellent tastings of the latest Chianti Classico Collection, I uncork this Caparsa 2015 Caprsino Chianti Classico Riserva, the last of the bottles bought, too long ago, during a visit to the company in Radda in Chianti by Cianferoni who over the years has confirmed himself as my favorite Chianti winemaker.

Work by Paolo Cianferoni and Federico Staderini. Sangiovese, a year in barrel, artisanal approach. It is a superb wine. Very ready now. 18 months have passed since the last time (https://www.enonauta.it/2022/11/17/caparsino-chianti-classico-riserva-2015-caparsa/) in which he found further relaxation and balance.

The color is medium dense, the nose is dominated by fruity scents, orange, rosemary, black tea and light spiciness. It smells of excellent Sangiovese. A vital 2015, free of any declines towards overripeness that I have found several times in the wines of this vintage, endowed with freshness set in a context of depth, intense and prolonged gustatory progression, a lively, rich, deep wine, with a compelling flavor and noble tannins for an experience of immediate pleasure. To drink now.

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Nebbiolo d’Alba “Vigna Santa Rosalia” 2020 – Brezza

Nebbiolo d’Alba “Vigna Santa Rosalia” 2020 – Brezza

Ci sono vini ammantati di hype, magia, mistero, speculazioni ridicole, anticipati da aspettative smisurate e prezzi folli che mettono a dura prova la capacità critica del bevitore schiacciato in un angolo dalla mole di lodi che precedono lo stappo.

Poi ci sono i vini normali, dove il termine normale non è da intendersi peggiorativo o denigratorio, che si stappano per la soddisfazione quotidiana, senza pensiero alcuno, accompagnando il ritmo del vivere. Tra i vini normali, questo Nebbiolo dell’azienda Brezza di Barolo è uno dei miei preferiti.

Nebbiolo da una Vigna che si trova appena fuori dal paese di Barolo, breve macerazione e poi 1 anno in botte grande e 1 anno in bottiglia.

Vino dal colore massimamente brillante, la documentazione fotografica non filtrata lo testimonia, decisamente fragrante, floreale spiccato di viola, frutti rossi come il lampone e il ribes, un filo di spezie e di erbe aromatiche. 

Sorso fresco, diretto, dal profilo netto. Ha un’impronta tattile, ma non difetta in gusto che è centrato sul frutto delicato. Gradazione importante senza derive, tannini rigorosi, nebbiolità radicale, senza compromessi, disegnata con pochi tratti precisi per un vino completo, più che semplice, coinciso. 

Enonauta/Degustazione di Vino #327 - review - Nebbiolo d'Alba Vigna Santa Rosalia 2020 - Brezza | nebbiolità radicale, senza compromessi
Enonauta/Degustazione di Vino #327 - review - Nebbiolo d'Alba Vigna Santa Rosalia 2020 - Brezza | nebbiolità radicale, senza compromessi
Enonauta/Degustazione di Vino #327 - review - Nebbiolo d'Alba Vigna Santa Rosalia 2020 - Brezza | nebbiolità radicale, senza compromessi

Nebbiolo d’Alba “Vigna Santa Rosalia” 2020 – Brezza

There are wines cloaked in hype, magic, mystery, ridiculous speculation, anticipated by enormous expectations and crazy prices that put the critical capacity of the drinker to the test, crushed in a corner by the mass of praise that precedes the uncorking.

Then there are normal wines, where the term normal is not to be understood as pejorative or denigrating, which are uncorked for daily satisfaction, without any thought, accompanying the rhythm of life. Among normal wines, this Nebbiolo from the Brezza di Barolo company is one of my favorites.

Nebbiolo from a vineyard located just outside the town, short maceration and then 1 year in large barrels and 1 year in the bottle.

Wine with a very bright colour, unfiltered photographic documentation testifies to this, decidedly fragrant, floral with strong violets, red fruits such as raspberries and currants, a hint of spices and aromatic herbs.

Fresh, direct sip, with a clear profile. It has a tactile imprint, but does not lack in taste which is centered on the delicate fruit. Important alcoholic strength without drifts, rigorous tannins, radical haziness, without compromises, designed with a few precise traits for a complete, rather than simple, concise wine.

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Chianti Classico Gran Selezione San Lorenzo 2018 – Castello di Ama

Chianti Classico Gran Selezione 2018 San Lorenzo – Castello di Ama

Da Gaiole in Chianti Sangiovese da selezione con una piccola parte di Merlot e Malvasia Nera. 14 mesi in barrique nuove per il 22 % e a seguire due anni di bottiglia. Vino simbolico, ma anche espressione di qualità che si rinnova. Da non sottovalutare la reperibilità ad un prezzo ancora ragionevole.

Colore rubino fitto, finemente profumato con ricordi di frutti scuri, balsamici, lavanda e spezie, più tenui sentori di sottobosco e tabacco.

Sorso più sottile che in altre annate. Non sottile in senso assoluto, ma in altre annate mi era parso più concentrato. Ha andatura elegante, sviluppo gustativo lineare all’insegna di un equilibrio manifesto e di un coerente centrobocca frutto/spezie. Alcol temperato e acidità diffusa, tannini ben maturati per un finale aperto e lungo.

Già assaggiato in precedenza, trova conferma la sensazione che San Lorenzo 2018 può essere bevuto da subito con soddisfazione. Ma anche poi.

Enonauta/Degustazione di Vino #327 - review - Chianti Classico Gran Selezione San Lorenzo 2018 - Castello di Ama | una delle massime espressioni chiantigiane

Chianti Classico Gran Selezione 2018 San Lorenzo – Castello di Ama

From Gaiole in Chianti Sangiovese from selection with a small part of Merlot and Malvasia Nera. 14 months in new barriques for 22% followed by two years in bottle. Symbolic wine, but also an expression of quality that is renewed.

Dense ruby ​​colour, finely scented with hints of dark, balsamic fruits, lavender and spices, plus faint hints of undergrowth and tobacco.

Thinner sip than in other vintages. Not subtle in an absolute sense, but in other years it seemed more concentrated to me. It has an elegant pace, linear flavor development characterized by clear balance and a coherent fruit/spice mid-mouth. Temperate alcohol and widespread acidity, well-ripened tannins for an open and long finish.

Already tasted previously, the feeling that San Lorenzo 2018 can be drunk immediately with satisfaction is confirmed. But also then.

Enonauta/Degustazione di Vino #326 - review - Chianti Classico Gran Selezione San Lorenzo 2018 - Castello di Ama | una delle massime espressioni chiantigiane

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Barbera d’Alba Superiore “Mélia” 2021 – E. Molino

Barbera d’Alba Superiore Mélia 2021 – E. Molino

La Barbera Mélia dell’azienda Molino è l’ultimo dei vini recuperati al Mercato Fivi 2023 che conferma l’ottima impressione suscitata sul momento. 

Una superbarbera questa della Cantina E. Molino di La Morra. Colore scuro, giovanile, sprigiona aromi floreali, di frutti scuri, cassis, chiodo di garofano. Vino decisamente aperto. La potenza del sorso potrebbe anche risultare impressionante, ma non deraglia mai nell’oppressivo. Secco, ha concentrazione, molta sostanza, freschezza e calore, incalzante, vigoroso e piacevole. Finale rigorosamente, coerentemente e vigorosamente sul frutto.

Ricorda per intensità e dinamica di gusto alcune Barbere del Cav. Accomasso e esattamente come quelle la si può rubricare alla voce “vino della felicità”. 

Magari è solo la suggestione legata al nome Annunziata sulla bottiglia. Vai a sapere…

Finita agilmente la bottiglia insieme a ospiti bevitori “non esperti” che hanno mostrato apprezzamento e nessuna fatica. L’interrogativo che sorge alla fine di questa bottiglia che mostra che si può bere bene anche a 16 gradi, così come dopo certi ottimi vini pugliesi da 17 gradi, è quanto sia praticabile la via dell’arrendersi all’andamento climatico e cercare il meglio in relazione alla situazione senza assecondare gusti e mode.

Enonauta/Degustazione di Vino #350 - review - Barbera Superiore Mélia 2021 di E. Molino. Vigorosa e coinvolgente Barbera da La Morra
Enonauta/Degustazione di Vino #350 - review - Barbera Superiore Mélia 2021 di E. Molino. Vigorosa e coinvolgente Barbera da La Morra

Barbera d’Alba Superiore Mélia 2021 – E. Molino

The Barbera Mélia from the Molino company is the latest of the wines recovered at the 2023 Fivi Market which confirms the excellent impression made at the time.

This is a superb Barbera from the E. Molino winery in La Morra. Dark coloured, youthful, it releases floral aromas of dark fruits, cassis and cloves. Definitely open wine. The power of the sip may be impressive, but it never derails into the oppressive. Dry, it has concentration, a lot of substance, freshness and warmth, pressing, vigorous and pleasant. Finish strictly, consistently and vigorously on the fruit.

It is reminiscent of some of Cav’s Barberas in terms of intensity and dynamic flavour. Accomasso and exactly like those it can be classified under the heading “wine of happiness”.

Maybe it’s just the suggestion linked to the name Annunziata on the bottle. Go find out…

The bottle was easily finished together with “non-expert” drinking guests who showed appreciation and no effort. The question that arises at the end of this bottle which shows that you can drink well even at 16 degrees, as well as after certain excellent Apulian wines at 17 degrees, is how practicable is the path of surrendering to climate trends and seeking the best in relation to the situation without pandering to tastes and fashions.

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Pinot Nero 2010 – Dalzocchio

Pinot Nero 2010 Dalzocchio | Vigneti delle Dolomiti igt – Rovereto

18 mesi in barrique, affinamento in bottiglia. 

Se l’ultimo Pinot Nero Dalzocchio, era un 2013, che ho raccontato l’ho definito un “vino bosco” (leggi qui) per certe sue caratteristiche di ombrosa elusività, questo è invece, forse per i quasi 4 anni in più passati in bottiglia, un vino che mostra adesso di aver raggiunto un più evidente temperamento. E mostra un bouquet chiaro, aperto e un sorso ben delineato, disteso.

Enonauta/Degustazione di Vino #399 - review - Pinot Nero 2010 - Dalzocchio  | bouquet chiaro, aperto e un sorso ben delineato, disteso

Colore vivo mediamente scuro. Spinge, è propulsivo, ricorda il lampone e la c’era d’api, il bitter e il mandarino, sulla distanza escono prepotenti le reminiscenze mentolato/balsamiche che finiscono per diventare un piacevole motivo trainante.

Enonauta/Degustazione di Vino #399 - review - Pinot Nero 2010 - Dalzocchio  | bouquet chiaro, aperto e un sorso ben delineato, disteso

Ha tocco vellutato, sferico, dolce non dolce fruttuosità. Non manca di acidità che s’innerva e dinamizza il sorso, così come di tannini stuzzicanti che ne arricchiscono la trama. Profondo e decisamente persistente. Questa bottiglia sembra essere a un punto di ottima espressività e, pur non escludendo ulteriori sviluppi, mi sento di consigliare l’apertura. Sempre avendone ancora.

Enonauta/Degustazione di Vino #399 - review - Pinot Nero 2010 - Dalzocchio  | bouquet chiaro, aperto e un sorso ben delineato, disteso

Pinot Noir 2010 Dalzocchio

Il mio Dalzocchio preferito. Il Pinot Nero 2010 Dalzocchio.

Pinot Noir 2010 Dalzocchio | Vigneti delle Dolomiti igt – Rovereto

18 months in barrique, refinement in bottle.

If the last Dalzocchio Pinot Noir was a 2013, which I described as a “woods wine” (read here) due to some of its characteristics of shadowy elusiveness, this one is instead, perhaps due to the almost 4 more years spent in bottle, a wine that now shows that it has achieved a more evident temperament. And it shows a clear, open bouquet and a well-defined, relaxed sip.

Medium dark bright colour. It pushes, it is propulsive, it recalls raspberry and beeswax, bitter and mandarin, in the distance the mentholated/balsamic reminiscences emerge forcefully and end up becoming a pleasant driving motif.

It has velvety touch, spherical, sweet not sweet fruitiness. There is no lack of acidity which invigorates and energises the sip, as well as appetizing tannins which enrich the texture. Deep and decidedly persistent. This bottle seems to be at a point of excellent expressiveness and, while not excluding further developments, I would recommend opening it. Always having more.

My favorite Dalzocchio.

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Aiace 2020 Salice Salentino Riserva – Castello Monaci

AIACE  Salice Salentino Riserva 2020 – Castello Monaci

80% Negroamaro e Malvasia Nera il resto. Affinamento di 12 mesi in barrique di primo passaggio ed altri 12 mesi in botti grandi, per poi affinare e completarsi altri 6 mesi in bottiglia. Aiace è proprio il vino che uno vuole bere dopo aver ascoltato un luminare americano del vino raccontare che è finito il tempo dei vini opulenti. E anche per dare un po’ di colore al ricordo di quei vini magri e smunti, chiamiamoli però vini in sottrazione, spuntati da tutte le parti per assecondare la nuova voga e che ci siamo sorbiti di malavoglia come un film di Lars Von Trier. Aiace è la risposta, una delle risposte possibili, alla fine del vino opulento.

Il Colore è scuro, al naso sono dominanti i sentori di prugna, di alloro, del tabacco del sigaro toscano extravecchio. A lato, o di comporto, altre reminiscenze come il chiodo di garofano e note vegetali, ma fondamentalmente in tre descrittori lo possiamo riassumere bene. Non complesso, ma concreto e preciso. 

Secco, niente di meditativo o ridondante, concentrazione vitale e fresca con centrobocca decisamente ricco di calore e materia e tannini raffinati. Apprezzabile anche lo sviluppo gustativo, con finale insistito sul frutto/spezie. Un vino che seppure non definiresti elegante comunica una sua sicura e precisa baldanza portando i suoi 15 gradi con disinvoltura.

Non sottovaluterei il prezzo di questo vino in relazione alla soddisfazione, vino che può essere abbinato a molteplici piatti della tradizione pugliese, ma non farebbe cattiva figura nemmeno con la cucina toscana. 

La bottiglia poteva essere più leggera, ma non era delle più pesanti. 

Molto bene.

Enonauta/Degustazione di Vino #398 - review - AIACE  Salice Salentino Riserva 2020 - Castello Monaci | Secco, niente di meditativo o ridondante. ottimo rapporto qualità prez
Enonauta/Degustazione di Vino #398 - review - AIACE  Salice Salentino Riserva 2020 - Castello Monaci | Secco, niente di meditativo o ridondante. ottimo rapporto qualità prez

AIACE  Salice Salentino Riserva 2020 – Castello Monaci

80% Negroamaro and Malvasia Nera the rest. Aging for 12 months in first passage barriques and another 12 months in large barrels, to then refine and complete another 6 months in the bottle. Aiace is precisely the wine one wants to drink after listening to an American wine luminary say that the time of opulent wines is over. And also to give a little color to the memory of those thin and emaciated wines, let’s call them subtraction wines, which have sprung up from all over to satisfy the new trend and which we have reluctantly sat through like a Lars Von Trier film. Ajax is the answer, one of the possible answers, to the end of the opulent wine.

The color is dark, the nose is dominated by hints of plum, laurel and extra-old Tuscan cigar tobacco. Alongside, or in addition, other reminiscences such as clove and vegetal notes, but basically we can summarize it well in three descriptors. Not complex, but concrete and precise.

Dry, nothing meditative or redundant, vital and fresh concentration with a mid-mouth decidedly rich in heat and substance and refined tannins. The flavor development is also appreciable, with an emphasis on fruit/spices at the end. A wine that, although you wouldn’t define it as elegant, communicates its confident and precise boldness, carrying its 15 degrees with ease.

I would not underestimate the price of this wine in relation to satisfaction, a wine that can be paired with many traditional Apulian dishes, but would not make a bad impression even with Tuscan cuisine.

The bottle could have been lighter, but it wasn’t the heaviest.

Very good.

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ElloNero 2020 Etna Rosso – Battiato

Ellonero 2020 Etna Rosso – Battiato

Nerello Mascalese dal versante orientale della montagna, fermentazione poi affinamento in tonneau e acciaio. Di ispirazione è un vino artigianale.

Il colore tende al granato, mostra fin da subito un carattere peculiare con profilo olfattivo centrato sui sentori vegetali di piante aromatiche e muschio, poi cenere spenta, resina e solo in secondo piano i ricordi di frutta che a me fanno sovvenire il corbezzolo e la bacca di Goji. Certamente peculiare, ma a mio avviso difetta un po’ in precisione/finezza..

Il Vino è ben sapido, con buon equilibrio, media densità e freschezza, tannini ruspanti con ritorno di frutto maturo e timo/rosmarino. Un po’ monotematico, ma si conferma al palato l’identità peculiare di questo vino che, seppure non abbia trovato entusiasmante, intendo riprovare.

Presentato in degustazione tematica sui vini dell’Etna il giorno 19 gennaio.

Enonauta/Degustazione di Vino #397 - review - Ellonero 2020 Etna Rosso - Battiato | Etna Rosso peculiare, ma poco preciso.
Enonauta/Degustazione di Vino #397 - review - Ellonero 2020 Etna Rosso - Battiato | Etna Rosso peculiare, ma poco preciso.

Ellonero 2020 Etna Rosso – Battiato

Nerello Mascalese from the eastern side of the mountain, fermentation then aging in tonneau and steel. Of inspiration it is an artisanal wine.

The color tends towards garnet, it immediately shows a peculiar character with an olfactory profile centered on the vegetal hints of aromatic plants and moss, then spent ash, resin and only in the background the memories of fruit which remind me of strawberry tree and berry. of Goji. Certainly peculiar, but in my opinion it lacks a little in precision/finesse.

The wine is very tasty, with good balance, medium density and freshness, free-range tannins with a return of ripe fruit and thyme/rosemary. A little monothematic, but the peculiar identity of this wine is confirmed on the palate and, even if I didn’t find it exciting, I intend to try it again.

Presented in a thematic tasting of Etna wines on January 19th.

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Saumur Champigny 2018 Vieilles Vignes – Domaine Filliatreau

Saumur Champigny 2018 Vieilles Vignes – Domaine Filliatreau

Monumentale Cabernet Franc della Loira di colore scuro, che offre ottime reminiscenze di cassis, pepe, erbe aromatiche tritate, balsamiche, ma che ritorna sempre sui frutti scuri maturi.
Vino concentrato, spesso, pieno, che riporta nel sorso la frutta, molta frutta, eppure fluisce, non manca di freschezza. Inoltre ha profondità, tannini robusti ma non spigolosi, un vino festoso, esuberante, quasi muscolare, però mai viscoso che finisce lungamente come comincia, ovvero con una grossa onda di frutto.

Per la mia precedente esperienza avevo cominciato a pensare che i Cabernet Franc della Loira fossero tutti sottili e salati e invece questo mi ricorda che sono anche corposi.

Enonauta/Degustazione di Vino #396 - review - Saumur Champigny 2018 Vieilles Vignes - Domaine Filliatreau | Esplosivo Franc
Enonauta/Degustazione di Vino #396 - review - Saumur Champigny 2018 Vieilles Vignes - Domaine Filliatreau | Esplosivo Franc
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“Selmo” Etna Rosso 2020 – Nuzzella

Etna Rosso Selmo 2020 – Nuzzella

Una giovane azienda di Piedimonte sul versante orientale della Montagna. Nerello Mascalese da coltivazione ragionata con vinificazione in acciaio e seguente affinamento in tonneau e acciaio.
Ha colore granato traslucido,
Vino che all’olfatto è decisamente aperto con ricordi fruttati delicati che possono ricordare il melograno come il Fico d’india, echi di tamarindo, bitter e chinotto.

In bocca a spiccare è l’asse acido/salina. L’acidità non arriva a essere tagliente, ma è ben affilata, incisiva. Il vino è di forma asciutta, ben sapido con considerevole progressione di gusto. I tannini sono peperini, ma mai invasivi.
Un vino buono, che si finisce in tempo breve. Lineare, ben fatto, pronto. Si potrebbe dire che manca forse di un guizzo in più, ma è un dettaglio.

Presentato con successo in degustazione tematica sui vini dell’Etna il giorno 19 gennaio.

Enonauta/Degustazione di Vino #395 - review - Etna Rosso Selmo 2020 - Nuzzella | Lineare, ben fatto, pronto, con bel bouquet

Enonauta/Degustazione di Vino #395 – review – Etna Rosso Selmo 2020 – Nuzzella | Lineare, ben fatto, pronto, con bel bouquet

Enonauta/Degustazione di Vino #395 - review - Etna Rosso Selmo 2020 - Nuzzella | Lineare, ben fatto, pronto, con bel bouquet

Etna Rosso Selmo 2020 – Nuzzella

A young company from Piedimonte on the eastern side of the mountain. Nerello Mascalese from rational cultivation with vinification in steel and subsequent refinement in tonneau and steel.
It has a translucent garnet color,
A wine that is decidedly open on the nose with delicate fruity flavors that can recall pomegranate such as prickly pear, echoes of tamarind, bitter and chinotto.

What stands out in the mouth is the acid/saline axis. The acidity is not sharp, but it is well sharpened and incisive. The wine is dry in shape, very tasty with a considerable progression of taste. The tannins are peppery, but never invasive.
A good wine, which can be finished in a short time. Linear, well made, ready. One could say that it perhaps lacks an extra sparkle, but it is a detail.

Successfully presented at a thematic tasting of Etna wines on January 19th.

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