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Percarlo 2008 – Fattoria San Giusto a Rentennano

Percarlo 2008 – Fattoria San Giusto a Rentennano

Sangiovese. Selezione dai migliori appezzamenti a Gaiole in Chianti, lunga macerazione e affinamento per 22 mesi in fusti da 225 litri e poi in bottiglia per 15 mesi.

È un VINONE. Uso questo termine, che per molti è diventato tabù in quest’epoca di ricerca della leggerezza, fino quasi alla invenzione del vino esangue, e che alla fine sembra ricalcare in senso negativo la ricerca della opulenza a tutti i costi, e lo uso affettuosamente e in senso elogiativo. Un vinone non opulento che a 15 anni dalla vendemmia non ha ceduto di un millimetro sullo smalto e sull’espressività e non ha ancora intrapresa la china della disgregazione/invecchiamento. Anzi. È un vino più pronto che maturo e l’integrità del liquido contenuto in questa bottiglia è eccezionale.
Dove per integrità non s’intende “come se il tempo non fosse passato”, ma integrità di colore e di frutto percepito.
Il tempo è invece passato e il colore di questo Percarlo 2008 è scuro, rubino fitto, brillante fino all’unghia. L’ampiezza e la nettezza dei profumi sono paradigmatiche. Esordisce sul mirto e poi l’arancia tarocco matura, la prugna, grafite e carne cruda, note ematiche e poi torna il frutto con la ciliegia sotto spirito e ancora ricordi di erbe aromatiche e di tabacco.
Sorso caldo, impattante, coeso con acidità distribuita e tannini sabbiosi che stanno “dentro” la materia, la prima dando luminosità e i secondi disegnandone la precisa forma. Materia che ha concentrazione, fibra, percezione del frutto di rara intensità e finale lunghissimo e prepotentemente balsamico.

Vino che può essere definito memorabile.

Enonauta/Degustazione di Vino #309 - review - Percarlo 2008 - Fattoria San Giusto a Rentennano | Sorso caldo, impattante, coeso
Enonauta/Degustazione di Vino #309 - review - Percarlo 2008 - Fattoria San Giusto a Rentennano | Sorso caldo, impattante, coeso
Enonauta/Degustazione di Vino #309 - review - Percarlo 2008 - Fattoria San Giusto a Rentennano | Sorso caldo, impattante, coeso

Percarlo 2008 – Fattoria San Giusto in Rentennano

Sangiovese. Selection from the best plots in Gaiole in Chianti, long maceration and refinement for 22 months in 225 liter barrels and then in the bottle for 15 months.

It’s a WINE. I use this term, which for many has become taboo in this era of the search for lightness, almost until the invention of bloodless wine, and which in the end seems to reflect in a negative sense the search for opulence at all costs, and I use it affectionately and in a laudatory sense. A non-opulent wine which, 15 years after the harvest, has not lost a millimeter in its enamel and expressiveness and has not yet embarked on the slope of disintegration/ageing. On the contrary. It is a wine that is more ready than mature and the integrity of the liquid contained in this bottle is exceptional.
Where by integrity we do not mean “as if time had not passed”, but integrity of color and perceived fruit.
However, time has passed and the color of this Percarlo 2008 is dark, dense ruby, brilliant up to the nail. The breadth and clarity of the aromas are paradigmatic. It starts with myrtle and then the ripe tarot orange, plum, graphite and raw meat, blood notes and then the fruit returns with the cherry in alcohol and again memories of aromatic herbs and tobacco.
Warm, impactful sip, cohesive with distributed acidity and sandy tannins that are “inside” the material, the former giving brightness and the latter drawing its precise shape. Material that has concentration, fibre, perception of the fruit of rare intensity and a very long and forcefully balsamic finish.

Wine that can be defined as memorable.

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Taurasi Terzotratto 2011 – I Favati

Taurasi Terzotratto 2011 de I Favati è una bellissima scoperta dell’ultimo Mercato Fivi da cui riportammo il Terzotratto Riserva 2009 (etichetta bianca) stappato a inizio anno e di cui è ancora vivo il ricordo.

Qualitativamente non è distante dal fratello maggiore questo Taurasi Terzotratto 2011.

Aglianico vinificato in acciaio e invecchiamento in legni di varie dimensioni per tre anni.

Colore rubino scuro compatto, consistenza evidente, con tipico e bel corredo olfattivo di mora matura, pepe bianco, anice, note fumé, e di erbe aromatiche essiccate.
Irruenza non giovanile, ma di carattere, è generoso ed estroverso, caldo, carnoso, tannico e sapido, avrà bisogno di qualche anno per trovare un bilanciamento che si intravede. Per il momento è un vino di impatto, ben delineato nella sua muscolarità. Coerente sul finale dove si rievocano i frutti scuri, gli agrumi, erbe e radici aromatiche.

Enonauta/Degustazione di Vino #308 - review - Taurasi Terzotratto 2011 - I Favati | Irruenza non giovanile, ma di carattere, è generoso ed estroverso
Enonauta/Degustazione di Vino #308 - review - Taurasi Terzotratto 2011 - I Favati | Irruenza non giovanile, ma di carattere, è generoso ed estroverso
Taurasi Terzotratto I Favati

Taurasi Terzotratto I Favati

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Soave Classico “Monte Grande” 2020 – Prà

Soave Classico “Monte Grande” 2020 – Prà

È da circa un anno che ogni volta che è possibile, a casa e fuori, stappo o mi faccio stappare un Soave.

Di alcuni ho scritto (qui, qui, qui e qui), di altri avrei voluto, altri sono risultati meno memorabili, ma ho incontrato una qualità media, anche in relazione ai prezzi, ottima ed espressività sempre spiccata.

Questo di cui scrivo adesso è il Soave Classico “Monte Grande” dell’azienda di Graziano Prà a Monteforte d’Alpone. Ottenuto da Garganega per il 70% e da Trebbiano di Soave per il 30% provenienti da vigne selezionate di 40 anni, le migliori dell’azienda, su terreni vulcanici. Trebbiano vendemmiato a settembre, appassimento in pianta di un mese per la Garganega. Invecchiamento in legno grande per 10 mesi. Finale in bottiglia.

Un vino che ambisce dichiaratamente all’eccellenza, dal colore giallo scuro lucente e dall’ampio e potente profilo olfattivo con reminiscenze di cedro, pesca bianca matura, giunchiglie e in più note di erbe aromatiche come la menta selvatica e di miele.

Ha struttura, è stratificato, materia densa attraversata da una vena di dolcezza, ma è anche tonico e sapido perché ha un’anima fresca, con acidità diretta, incalzante, fino al finale ad alta intensità di frutto.

Uno dei migliori di questa mia personale escursione tra i Soave.

Enonauta/Degustazione di Vino #307 - review - Soave Classico "Monte Grande" 2020 - Prà | Un vino che ambisce dichiaratamente all'eccellenza
Enonauta/Degustazione di Vino #307 - review - Soave Classico "Monte Grande" 2020 - Prà | Un vino che ambisce dichiaratamente all'eccellenza

Soave Classico “Monte Grande” 2020 – Prà

For about a year now, whenever possible, at home and outside, I have opened or had a Soave opened for me.

I have written about some (here, here, here and here), about others I would have liked, others were less memorable, but I encountered average quality, also in relation to the prices, excellent and always marked expressiveness.

What I’m writing about now is the Soave Classico “Monte Grande” from Graziano Prà’s company in Monteforte d’Alpone. Obtained from 70% Garganega and 30% Trebbiano di Soave from selected 40-year-old vineyards, the best of the company, on volcanic soils. Trebbiano harvested in September, withering on the vine for a month for the Garganega. Aging in large wood for 10 months. Finish in the bottle.

A wine that clearly aspires to excellence, with a shiny dark yellow color and a broad and powerful olfactory profile with reminiscences of cedar, ripe white peach, daffodils and additional notes of aromatic herbs such as wild mint and honey.

It has structure, it is layered, dense matter crossed by a vein of sweetness, but it is also tonic and savory because it has a fresh soul, with direct, pressing acidity, up to the finish with high intensity of fruit.

One of the best of my personal excursion among the Soave.

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Oi Nì 2019 – Tenuta Scuotto

Oi Nì 2019 – Tenuta Scuotto – Campania Fiano Igp

Vigne a Lapio, 500 mt. l’altitudine. Fiano vinificato in botti ovali alsaziane da 25 hl con lunga sosta sulle fecce fini.

Che si può dire di Oi Nì della Tenuta Scuotto? Che è un superfiano si può dire? O sembra riduttivo perché riconduce a un’universo enoico diverso e abusato?
Posso dire che è un vino lussureggiante, generoso, a tratti paradossale, di grande impatto, dal colore giallo quasi dorato e dal corredo aromatico intenso, con ricordi di zafferano, pesca gialla matura, narciso, miele millefiori, ananas disidratato. Al palato si presente stratificato, caldo e avvolgente, senza lesinare in freschezza e vitalità. Il sorso, che ha grande esattezza pur nella sua caleidoscopica varietà di stimoli, ti porta lontano, senza finire mai di incitarti alla scoperta.
Buono adesso, ma avendo testato un 2013 non molto tempo fa con enorme soddisfazione posso prevedere anche per questo 2019 un futuro radioso.
In abbinamento alle uova affrittellate con formaggio misto stagionato della Montagna Pistoiese e tartufo bianco.

Enonauta/Degustazione di Vino #306 - review - Oi Nì 2019 - Tenuta Scuotto - Campania Fiano Igp | vino lussureggiante, generoso, a tratti paradossale
Enonauta/Degustazione di Vino #306 - review - Oi Nì 2019 - Tenuta Scuotto - Campania Fiano Igp | vino lussureggiante, generoso, a tratti paradossale
Enonauta/Degustazione di Vino #306 - review - Oi Nì 2019 - Tenuta Scuotto - Campania Fiano Igp | vino lussureggiante, generoso, a tratti paradossale

Oi Nì 2019 – Tenuta Scuotto – Campania Fiano Igp

Vineyards in Lapio, 500 m. the altitude. Fiano vinified in 25 hl Alsatian oval barrels with a long rest on the fine lees.

What can we say about Oi Nì from Tenuta Scuotto? Can you say that he is a superfiano? Or does it seem reductive because it leads back to a different and overused wine universe?
I can say that it is a lush, generous, at times paradoxical, high-impact wine, with an almost golden yellow color and an intense aromatic complement, with flavors of saffron, ripe yellow peach, narcissus, wildflower honey, dehydrated pineapple. On the palate it is layered, warm and enveloping, without skimping on freshness and vitality. The sip, which has great precision despite its kaleidoscopic variety of stimuli, takes you far away, without ever ceasing to incite you to discovery.
Good now, but having tested a 2013 not long ago with enormous satisfaction I can foresee a bright future for this 2019 too.
Paired with fried eggs with mixed mature cheese from the Pistoia mountains and white truffle.

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Naniha 2021 – Tenute Perda Rubia

Naniha 2021 – Tenute Perda Rubia – Cannonau di Sardegna

Da piante a piede franco della regione dell’Ogliastra nella Sardegna centro orientale, solo acciaio.
Il suo tratto principale pare essere una precisa, generosa e disinvolta immediatezza. Immediatezza senza approssimazione. Fin dal colore che è uno splendido rubino chiaro con tendenza al porpora e poi l’intenso corredo olfattivo che innesca ricordi di ciliegie e cassis, di viola, cannella e pepe bianco, un fondo di erbe aromatiche.
Andatura distesa e fisico tirato, una considerevole dotazione alcolica che lo rende avvolgente, sempre sul punto di sembrare troppo caldo, ma rilancia ogni volta con la sua essenziale piacevolezza, con carattere e precisione. Acidità giusta, tannini amichevoli, finale fruttato e appena balsamico di buona lunghezza.
Una bella sorpresa procurata dal sempre affidabile Luciano Vignali dell’Enoteca da David.

Enonauta/Degustazione di Vino #305 - review - Naniha 2021 - Tenute Perda Rubia | Da piante a piede franco della regione dell'Ogliastra
Enonauta/Degustazione di Vino #305 - review - Naniha 2021 - Tenute Perda Rubia | Da piante a piede franco della regione dell'Ogliastra
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Sassella Riserva “Rocce Rosse” 2007 – AR. PE. PE

Sassella Riserva “Rocce Rosse” 2007 – ARPEPE – Valtellina Superiore Docg

La qualità espressa dai vini delle cantina Ar. Pe. Pe. di Sondrio in Valtellina è una consuetudine a cui non si fa l’abitudine. Vino che nel bicchiere dimostra la lungimiranza di chi lo premiò con stelle, bicchieri e titoli di vario genere.

Vino pronto, stimolante, dal colore granato traslucido, con profumi essenziali e nitidissimi di rosa, melograno, rosmarino, sorso di raro equilibrio che ha le sue asperità gestite in modo mirabile ed è tutta forza luminosa, precisione millimetrica, frutto gentilissimo e una forma delineata, risolta. Un flusso di gusto continuo, inesausto.

Non sempre si riesce a pensare al costo dei vini come qualcosa di realmente giustificato, davanti a Rocce Rosse non ci si pensa.

Cinque stelle, tre bicchieri, nove cavatappi, 98/100 punti.

Enonauta/Degustazione di Vino #304 - review - Sassella Riserva "Rocce Rosse" 2007 - AR. PE. PE. | 5 stelle, 3 bicchieri, 9 cavatappi, 100 pt

Sassella Riserva “Rocce Rosse” 2007 – ARPEPE – Valtellina Superiore Docg

The quality expressed by the wines of the Ar. winery For example. For example. of Sondrio in Valtellina is a custom that you don’t get used to. A wine that in the glass demonstrates the foresight of those who rewarded it with stars, glasses and titles of various kinds.

Ready, stimulating wine, with a translucent garnet color, with essential and very clear aromas of rose, pomegranate, rosemary, a sip of rare balance which has its asperities managed in an admirable way and is all luminous strength, millimetric precision, very delicate fruit and a delineated shape , resolved. A continuous, inexhaustible flow of taste.

It’s not always possible to think of the cost of wines as something truly justified, in front of Rocce Rosse you don’t think about it.

Five stars, three glasses, nine corkscrews, 98/100 points.

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Brunello di Montalcino “Poggio Cerrino” 2016 – Tiezzi

Brunello di Montalcino “Poggio Cerrino” 2016 – Tiezzi

Dopo aver partecipato allo stappo di una magnum di Vigna Soccorso 2016 (leggi) due settimane fa, ho sentito di dover stappare anche Poggio Cerrino 2016 per cercare una conferma che puntualmente ho trovato. Altra bellissima interpretazione del Sangiovese di Montalcino, forse anche più godibile del “Vigna Soccorso”.
Un altro ottimo Brunello, vigoroso nella sua esecuzione perfetta, profumi, energia e sapore di tradizione per questo Sangiovese che invecchia 44 mesi in botti grandi da una appezzamento a nord dell’abitato di Montalcino.
Colore rubino/granato di un tono appena più scuro del fratello “Vigna Soccorso” con ottimo e fedele profilo aromatico con ricordi fruttati di arancia e lampone, un soffio di viola, anice, sentori sottobosco, ematici e di cuoio.
Molto fresco, di forma asciutta e nervosa, il sorso è brillante e teso con tannino di grana fina, coerente nel suo ritorno di frutto fresco ed erbe aromatiche. Ottimo l’aroma di bocca agrumato/fruttato, persistente e rinfrescante il finale.

Con la Tagliata di Manzo in questo caso, ma non lo vedrei male neanche con carni più saporite.

Enonauta/Degustazione di Vino #303 - review - Brunello di Montalcino "Poggio Cerrino" 2016 - Tiezzi | bellissima interpretazione del Sangiovese di Montalcino
Enonauta/Degustazione di Vino #303 - review - Brunello di Montalcino "Poggio Cerrino" 2016 - Tiezzi | bellissima interpretazione del Sangiovese di Montalcino

Brunello di Montalcino “Poggio Cerrino” 2016 – Tiezzi

After having participated in the uncorking of a magnum of Vigna Soccorso 2016 (read) two weeks ago, I felt I had to also uncork Poggio Cerrino 2016 to seek confirmation which I promptly found. Another beautiful interpretation of Sangiovese di Montalcino, perhaps even more enjoyable than “Vigna Soccorso”.
Another excellent Brunello, vigorous in its perfect execution, aromas, energy and traditional flavor for this Sangiovese which ages 44 months in large barrels from a plot north of the town of Montalcino.
Ruby/garnet color with a slightly darker tone than its brother “Vigna Soccorso” with an excellent and faithful aromatic profile with fruity hints of orange and raspberry, a whiff of violet, anise, undergrowth, blood and leather hints.
Very fresh, with a dry and nervous shape, the sip is bright and tense with fine-grained tannin, consistent in its return of fresh fruit and aromatic herbs. Excellent citrus/fruity aroma in the mouth, persistent and refreshing finish.

With sliced ​​beef in this case, but I wouldn’t see it as bad even with tastier meats.

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Boca 2012 – Barbaglia

BOCA 2012 – BARBAGLIA

Un vino splendido, generoso, complesso, raffinato.
Sicuramente tra i migliori 2012, annata un po’ difficile, che io abbia provato finora.
Nebbiolo e Vespolina con 18 mesi di invecchiamento in botte. Da Cavallirio nella zona Prealpina della provincia di novara.
Colore granato compatto, dalla luminosità spiccata, bei profumi di frutti scuri, noce moscata, ampia speziatura, floreale residuale, appena terroso, balsamico, in bocca spicca la sua marcata sapidità, l’acidità è ben distribuita, centrobocca pieno, fruttuoso, tannino robusto non più spigoloso, equilibrio generale e, come diceva il manuale, armonia certa tra le fasi di approccio. Il finale è aperto, di frutti di rovo e spezie.
L’alto Piemonte che non smette mai di emozionarci.

Enonauta/Degustazione di Vino #302 - review - BOCA 2012 - BARBAGLIA | Un vino splendido, generoso, complesso, raffinato.
Enonauta/Degustazione di Vino #302 - review - BOCA 2012 - BARBAGLIA | Un vino splendido, generoso, complesso, raffinato.
Enonauta/Degustazione di Vino #302 - review - BOCA 2012 - BARBAGLIA | Un vino splendido, generoso, complesso, raffinato.

BOCA 2012 – BARBAGLIA

A splendid, generous, complex, refined wine.
Certainly among the best 2012, a somewhat difficult year, that I have tried so far.
Nebbiolo and Vespolina with 18 months of barrel aging. From Cavallirio in the Prealpine area of ​​the province of Novara.
Compact garnet color, with a marked brightness, beautiful aromas of dark fruits, nutmeg, ample spiciness, residual floral, slightly earthy, balsamic, its marked flavor stands out in the mouth, the acidity is well distributed, full, fruitful mid-mouth, robust tannins no longer angular, general balance and, as the manual said, certain harmony between the approach phases. The finish is open, of blackberry fruits and spices.
The upper Piedmont that never ceases to excite us.

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Tre Magnum di Grande Sangiovese

Degustazione – TRE MAGNUM DI GRANDE SANGIOVESE

Sotto l’occhio vigile di Claudio Sala, mio idolo d’infanzia e anche produttore di vino, e del suo iconico baffo ieri sera abbiamo stappato tre belle Magnum, espressioni suberbe del Sangiovese Toscano.

Nitidamente luminoso e possente il Chianti Classico Riserva 2016 di Buondonno da Castellina in Chianti che mette nella bottiglia un vino profumatissimo di arancio tarocco, lavanda, erbe in mazzetto, spezie gentili, animato da energia inarrestabile, una freschezza oceanica, il tannino delle migliori occasioni, fruttuosità piacevole, una pulizia e una vigoria gustativa entusiasmanti e questo Chianti Classico è come un Kolossal ben scritto che non ti annoia e non ti stanca coi suoi 15.5 gradi. Buondonno tra i migliori interpreti del Sangiovese in Toscana.

Il Brunello Vigna Soccorso 2016 di Tiezzi è monumentale. Non nel senso della massa immobile, ma perché rappresenta altissimi valori enoici, con la sua viva acidità, la sua fedeltà alla tipologia, la profondità.
Colore rubino traslucido, emana scorza di arancio, marasca, giaggiolo, cuoio, sottobosco, carne fresca, il sorso è teso, spaziale, coerente, persistente assai, definito e mi viene facile di proiettare la bevibilità di questo Brunello anche molto avanti nel tempo.

Cepparello 2013 Isole e Olena – Degustazione – TRE MAGNUM DI GRANDE SANGIOVESE

Se me l’avessero proposto alla cieca avrei detto che era un Sangiovese con saldo di Canaiolo.
Rispetto agli altri è animato da una forza più oscura, una struttura più massiccia e appare più scuro di colore, ampiamente speziato, con note di noce moscata, di frutti scuri, sandalo, terrosità, un bouquet che si amplia in progressione.
L’andamento del sorso è similare. Impatto iniziale e lungo riverbero, meno luminoso, ma molto spessore, tannini fitti e piccanti, acidità densa, un finale speziato piuttosto lungo.

Enonauta/Degustazione di Vino #299/301 - review - Cepparello, Buondonno, Vigna Soccorso | grandi Sangiovese in grande Formato

Degustazione – TRE MAGNUM DI GRANDE SANGIOVESE

Enonauta/Degustazione di Vino #299/301 - review - Cepparello, Buondonno, Vigna Soccorso | grandi Sangiovese in grande Formato
Enonauta/Degustazione di Vino #299/301 - review - Cepparello, Buondonno, Vigna Soccorso | grandi Sangiovese in grande Formato
Enonauta/Degustazione di Vino #299/301 - review - Cepparello, Buondonno, Vigna Soccorso | grandi Sangiovese in grande Formato

Degustazione – TRE MAGNUM DI GRANDE SANGIOVESE/Tasting – THREE MAGNUM OF GRANDE SANGIOVESE

Under the watchful eye of Claudio Sala, my childhood idol and also wine producer, and his iconic mustache last night we uncorked three beautiful Magnums, suberb expressions of Tuscan Sangiovese.

The Chianti Classico Riserva 2016 by Buondonno

from Castellina in Chianti is clearly luminous and powerful, putting in the bottle a wine highly scented with tarot orange, lavender, bunch herbs, gentle spices, animated by unstoppable energy, an oceanic freshness, the tannin of the best occasions, pleasant fruitiness, cleanliness and exciting gustatory vigor and this Chianti Classico is like a well-written blockbuster that doesn’t bore you or tire you with its 15.5 degrees. Buondonno among the best interpreters of Sangiovese in Tuscany.

Tiezzi’s Brunello Vigna Soccorso 2016

is monumental. Not in the sense of immobile mass, but because it represents very high oenological values, with its lively acidity, its fidelity to the typology, its depth.
Translucent ruby ​​colour, it exudes orange peel, morello cherry, irises, leather, undergrowth, fresh flesh, the sip is tense, spatial, coherent, very persistent, defined and it is easy for me to project the drinkability of this Brunello even far ahead in time.

Cepparello 2013 Isole e Olena

If they had offered it to me blindly I would have said it was a Sangiovese with a balance of Canaiolo.
Compared to the others it is animated by a darker strength, a more massive structure and appears darker in color, widely spicy, with notes of nutmeg, dark fruits, sandalwood, earthiness, a bouquet that broadens in progression.
The sip pattern is similar. Initial impact and long reverberation, less bright, but very thick, dense and spicy tannins, dense acidity, a rather long spicy finish.

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Fiano Don Chisciotte 2020 – Zampaglione

Fiano Don Chisciotte 2020 – Zampaglione
Igt Campania

Appena il tempo di tornare a casa da Assisi dove ho avuto la fortuna di assaggiarlo per la prima volta ed eccomi qui con una bottiglia di Fiano Don Chisciotte dell’azienda Zampaglione di Calitri, nell’alta Irpinia, grazie a Martino Baldi che me lo ha portato a casa.

Vino artigianale, da uve coltivate in altura, come spiegatoci dai Signori Zampaglione al banco d’assaggio. 10 giorni di macerazione dopo la fermentazione spontanea e a seguire affinamento in acciaio.

Il vino è appena velato, giallo scuro, più che profumato è saporito, ma è anche profumato, senza picchi, senza dominanze, offre reminiscenze di nespola, elicriso, frutto della passiflora, cappero essicato, ricordi di scorza di limone schiacciata, piretro. il bouquet è ampio e originale anche se, come scrivevo, non di grande forza, articolato su registri tenui.

Sapidità spiccata che fa ripensare a vini di omologhi, ben più famosi, produttori di bianchi di stampo tradizionale che ricorda per forma e gusto. Ha bella stoffa, spazialità, profondità e intensità gustative davvero non comuni ed equilibrio. Finale aperto dove tornano il frutto, cenni di salamoia, un tocco di spezie.
Vino che ho apprezzato davvero molto.

Enonauta/Degustazione di Vino #298 - review - Fiano Don Chisciotte 2020 - Zampaglione | Sapidità spiccata che fa ripensare a vini di omologhi, ben più famosi, produttori di bianchi di stampo tradizionale che ricorda per forma e gusto.
Enonauta/Degustazione di Vino #298 - review - Fiano Don Chisciotte 2020 - Zampaglione | Sapidità spiccata che fa ripensare a vini di omologhi, ben più famosi, produttori di bianchi di stampo tradizionale che ricorda per forma e gusto.
Enonauta/Degustazione di Vino #298 - review - Fiano Don Chisciotte 2020 - Zampaglione | Sapidità spiccata che fa ripensare a vini di omologhi, ben più famosi, produttori di bianchi di stampo tradizionale che ricorda per forma e gusto.
Enonauta/Degustazione di Vino #298 - review - Fiano Don Chisciotte 2020 - Zampaglione | Sapidità spiccata che fa ripensare a vini di omologhi, ben più famosi, produttori di bianchi di stampo tradizionale che ricorda per forma e gusto.

Fiano Don Chisciotte 2020 – Zampaglione
Igt Campania

Just enough time to return home from Assisi where I was lucky enough to taste it for the first time and here I am with a bottle of Fiano Don Chisciotte from the Zampaglione company in Calitri, in upper Irpinia, thanks to Martino Baldi who gave it to me brought home.

Artisanal wine, from grapes grown on high altitudes, as explained to us by Mr and Mrs Zampaglione at the tasting desk. 10 days of maceration after spontaneous fermentation followed by refinement in steel.

The wine is barely veiled, dark yellow, rather than perfumed it is tasty, but it is also perfumed, without peaks, without dominance, it offers reminiscences of medlar, helichrysum, passion flower fruit, dried caper, memories of crushed lemon peel, pyrethrum. the bouquet is large and original even if, as I wrote, not of great strength, articulated in subtle registers.

Strong flavor that makes you think back to wines from much more famous counterparts, producers of traditional whites that are reminiscent of shape and taste. It has beautiful texture, spatiality, truly uncommon depth and intensity of flavor and balance. Open finish where the fruit returns, hints of brine, a touch of spices.
A wine that I really appreciated.

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