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Resoconto Semisobrio del Fivi 2024

Resoconto Semisobrio del Mercato Fivi 2024 

di Riccardo Viganò 

Nuovo viaggio per noi piccoli Enonauti sempre alla ricerca di nuovi terrruarrr. Obiettivo Mercato dei Vignaioli Indipendenti, 23-24-25 novembre a Bologna presso la Fiera. Apertura cancelli ore 11 noi già in fila alle 10 ben lontani dall’ingresso dopo aver pagato l’obolo al parcheggio Michelino da 5 euro al giorno. Onestissimo ripensando ai parcheggi a Piacenza che erano gratis, ma sul marciapiede. Comunque all’orario detto i cancelli si aprono e la fila magicamente scorre senza troppi intoppi, pochi minuti e siamo dentro. L’avventura per ritirare bicchiere e carrello durerà fino alle 12:05. Deprecabile e impensabile che al banco dei carrelli le addette della fiera si accorgano dell’assenza dell’energia elettrica alle ore 11 in punto e che non siano in grado di gestire la situazione evitando la scortesia e una maleducazione non giustificabile. L’incapacità cronica  degli italiani nel  fare una fila peggiora la situazione. Servirebbero le transenne come all’aeroporto con un serpentone obbligato. Vabbe comunque passiamo alla parte liquida del discorso…

Mi ero prefissato di bere tutti i produttori della Valtellina e qualche orange. Poi mi son fatto attrarre dall’alto Piemonte e dai Baroli, diciamo senza opporre troppa resistenza. La domenica invece dedicata ai vini macerati e a trovare produttori amici senza bere troppo per evitare di lasciare la patente sul banco. Che dire della Valtellina? Ogni anno che passa sempre meglio. Produttori degustati in ordine alfabetico: Dirupi, Franzina, Lanzini Marino, Mozzi, Pizzo Coca, La Perla, Le Strie, Terrazzi alti. (Lo so che mancano alcuni produttori ma potrò bere IL CHE MI PARE???) Scegliendo tra tutti direi Inferno di Pizzo Coca e Dossi Salati de I Dirupi. La domenica mi presento in netto anticipo, DEVO prendere il carrello! Meno male non è troppo freddo in coda! Passo a trovare gli amici di Cà Nova Gualdana con la loro ottima Malvasia macerata Anfora tigris in quel di Piacenza. La Pietra del Focolare con il loro vino di punta Solarancio, vermentino di Luni con breve macerazione molto corposo veramente ben fatto. Orzan Ivaldo, tappa fissa con Una Gnot e Zal Scur, vini dal rapporto qualità prezzo super. Francesconi Paolo per capire che l’Albana si può fare anche buona! Lupinc a Trieste con la sua Vitovska (attenti all’accento!). Anche questa avventura volge al termine, con il bagagliaio pieno e sempre più la sensazione di dover andare alla ricerca di vini ancora alla portata delle mie tasche! 

E a voi enonauti come è andata a Bologna?

P.S.

Della bellezza del Fivi, nonostante le inevitabili difficoltà organizzative, non si può tacere. Principalmente per la sua funzione di testimonianza del vastissimo giacimento italiano di buon bere a prezzo giusto.  

Arrivederci al 2025 dal Mercato Fivi 2024 è tutto

Eventi Vino #15 - 2024 - Mercato Fivi 2024 - Bologna - Fiera | Il Grande Mercato Fivi ritorna a Bologna con i vignaioli italiani
Eventi Vino #15 - 2024 - Mercato Fivi 2024 - Bologna - Fiera | Il Grande Mercato Fivi ritorna a Bologna con i vignaioli italiani
Eventi Vino #15 - 2024 - Mercato Fivi Area Food
Le foto sono di Michele Purin
Le fotografie sono di Michele Purin
Eventi Vino #15 - 2024 - Mercato Fivi 2024 - Bologna - Fiera | Il Grande Mercato Fivi ritorna a Bologna con i vignaioli italiani

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VINIPENDENTI 2024 – Stazione Leopolda – Pisa

Vinipendenti è una manifestazione vinicola che si svolge a Pisa presso la stazione Leopolda ed è incentrata sulla promozione dei vignaioli naturali, qualunque cosa con questo termine ci si prefissi di rappresentare.

La stazione Leopolda è molto accogliente e gli spazi per muoversi sono comodi, ovviamente ci sono orari di maggiore affluenza in cui risulta complesso fermarsi a parlare con i produttori anche perchè il pubblico è variegato e specie nelle giornate di sabato e domenica all’ora dell’aperitivo risulta molto legato alla componente alcolica presente nel vino. 

Molto carina l’idea del concerto a fine evento, quest’anno era presente BOBO RONDELLI, incluso nel ticket di ingresso. 

Sono andato nella giornata di lunedì, quella che dovrebbe essere limitata agli operatori al costo di 10 euro e molti dei produttori presenti già li conoscevo e mi ero fatto una piccola selezione delle aziende da provare.

Le mie prime due soste sono state alle distribuzioni WINE INDIPENDENT e ROOTS.

I vini in degustazione sono all’insegna del naturale integrale, bassissimi i quantitativi di solforosa se non del tutto assenti. Questo dato viene sventolato prima dell’assaggio, cosa per me inconcepibile, i vini non sempre equilibrati, specie nella componente volatile ma dalle facce dei miei compagni di assaggi devo dire che risultano graditi.

La visita al banco di Lesom, giovanissima azienda della Mosella, ci ha regalato delle ottime espressioni di riesling provenienti da tre parcelle. Altezza diversa, affinamento e sosta sulle fecce variabile portano a tre espressioni diverse di un vitigno da me molto apprezzato.

Cantina Pub Agricolo con sede a Mamoiada ci ha colpiti per la prepotenza del cannonau riserva, pericoloso vista la gradazione, ma soprattutto per Vermentino e Granatza dai profumi intensi e poliedrici.  

Etnella e Abbazia San Giorgio sono due tappe obbligate che mi portano a risentire i vini dell’Etna e di Pantelleria, Attia e Joe Pesk su tutti. Due bianchi leggermente macerati pieni di carattere non appiattiti né omologati nel gusto. 

Piacevole scoperta Casa Lucciola da Matelica con un Verdicchio macerato veramente intrigante. 

Per me tappa obbligatoria resta sempre la Valtellina, oggi rappresentata dall’azienda Agricola Selva Pietro. Vini eleganti e precisi, il Nebbiolo è nobilitato dal passaggio in legno e non sovraccaricato. 

All’esterno sono presenti diverse postazioni food che permettono o di accompagnare al vino varie pietanze, dai panini sia in stile toscano puro alle alternative vegetariane. 

Eventi Vino - Vinipendenti Pisa 2024 - promozione dei vignaioli naturali, qualunque cosa con questo termine ci si prefissi di rappresentare.
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