CASCINA DISA – Perno – Monforte d’Alba
Nell’ottobre 2023 ho avuto l’occasione e il privilegio di poter essere accolto, insieme ad alcuni amici, da Elio Sandri nella sua azienda Cascina Disa sulla sponda orientale della collina di Perno a Monforte d’Alba.
Elio Sandri
Elio Sandri è un uomo decisamente espansivo che non lèsina il suo tempo e le proprie energie per consentire al visitatore di comprendere il progetto Cascina Disa e nell’entusiasmo con cui si spende traspare quanto per lui sia vitale la comprensione dell’attitudine con cui affronta il mestiere di vignaiolo e che dunque siano chiari il suo impegno fatto di studio, curiosità, sperimentazione, passione, amore per il territorio e per il vitigno sostenuto dalla volontà di portarli al livello massimo di espressività. Non difetta in eloquio e quest’ultimo è sorretto da una conoscenza profonda della materia Vino. Conoscenza fatta di nozioni tecniche, sensibilità, “capacità di ascolto” e un nutrito bagaglio di evidenze empiriche.
LA VISITA – UN’ESPERIENZA PROTEIFORME
Raggiungiamo l’azienda nel pomeriggio inoltrato, appena prima dell’imbrunire e si discorre tranquillamente davanti alla cantina e sopra le vigne fino all’arrivo della Luna dentro il meraviglioso panorama di Serralunga d’Alba con alcuni dei suoi Cru più famosi. Elio Sandri non si risparmia e ci racconta la storia dell’azienda, la sua vocazione, i suoi obiettivi e quanto invece si propone di non fare. Poi si entra in cantina e la visita prende la forma di una grande degustazione, un po’ da bottiglia, un po’ da botte, dei vini dell’azienda che risultano decisamente di carattere, a tratti entusiasmanti. Certamente non si può trascurare in questi frangenti quello che E. Peynaud chiamava “entusiasmo ambientale”, ma conferma delle sensazioni ricevute sul momento c’è una serata con i vini di Elio Sandri organizzata al ritorno che ne sancisce definitivamente la radicale qualità.
Si diceva dunque che la visita diventa una grande degustazione, ma diventa anche un grande corso accelerato di enotecnica, chimica organica e controllo dei processi con l’elargizione di nozioni e conoscenze che non hanno un prezzo. Si va avanti fino alle 9 della sera tra un assaggio e il racconto di una annata, di una intuizione che ha consentito la nascita di una buona bottiglia, tra qualche ricordo di grandi vini bevuti e un trattato del corretto affinamento del vino in relazione all’andamento dell’annata vergato col gesso sulle botti.
ESSERE UN VIGNAIOLO
Dunque Elio Sandri si definisce un Vignaiolo. Un vignaiolo che ha un’idea del vino e della figura del vignaiolo ben delineata, lucida, radicale e senza mancare di sottolinearlo. Nitidezza e sicurezza dimostrate, ad esempio, dalla chiarezza e la persuasività con cui riesce a articolare all’impronta una visita di quasi 5 ore con tre ospiti mai conosciuti prima.
Il Vignaiolo è la chiave di tutto. Una forma di alterità radicale rispetto al generico allevatore di viti. Una figura che ascolta e interpreta, si adatta se necessario e si dà come fine non la ricerca di una perfezione parametrata su risultati standard considerati ripetibili, bensi l’approssimarsi anno dopo anno al miglior risultato possibile nel rispetto e nella consapevolezza della natura di ciò che si va a trasformare. Tenendo sempre davanti come obiettivo l’ottenimento di un vino che ricordi la sua origine e che sia ricco di vita. Mi pare inoltre che gli sia ben chiaro in quale contesto qualitativo voglia collocare i propri vini, in relazione a modelli virtuosi a cui rifarsi. E in questo senso è ampiamente consapevole delle proprie potenzialità, della qualità raggiungibile, e raggiunta pienamente dai suoi vini.
CONCLUSIONI – Elio Sandri
A Cascina Disa si parla di cose di cui raramente si parla durante le visite alle cantine. Si gode, ma al contempo s’impara. Utile e dilettevole. Elio Sandri è un uomo simpatico e generoso che fa grandissimi vini. Purtroppo non si possono acquistare, ma nel computo dell’intera esperienza diventa veramente un dettaglio.
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.