Percarlo 2008 – Fattoria San Giusto a Rentennano
Sangiovese. Selezione dai migliori appezzamenti a Gaiole in Chianti, lunga macerazione e affinamento per 22 mesi in fusti da 225 litri e poi in bottiglia per 15 mesi.
È un VINONE. Uso questo termine, che per molti è diventato tabù in quest’epoca di ricerca della leggerezza, fino quasi alla invenzione del vino esangue, e che alla fine sembra ricalcare in senso negativo la ricerca della opulenza a tutti i costi, e lo uso affettuosamente e in senso elogiativo. Un vinone non opulento che a 15 anni dalla vendemmia non ha ceduto di un millimetro sullo smalto e sull’espressività e non ha ancora intrapresa la china della disgregazione/invecchiamento. Anzi. È un vino più pronto che maturo e l’integrità del liquido contenuto in questa bottiglia è eccezionale.
Dove per integrità non s’intende “come se il tempo non fosse passato”, ma integrità di colore e di frutto percepito.
Il tempo è invece passato e il colore di questo Percarlo 2008 è scuro, rubino fitto, brillante fino all’unghia. L’ampiezza e la nettezza dei profumi sono paradigmatiche. Esordisce sul mirto e poi l’arancia tarocco matura, la prugna, grafite e carne cruda, note ematiche e poi torna il frutto con la ciliegia sotto spirito e ancora ricordi di erbe aromatiche e di tabacco.
Sorso caldo, impattante, coeso con acidità distribuita e tannini sabbiosi che stanno “dentro” la materia, la prima dando luminosità e i secondi disegnandone la precisa forma. Materia che ha concentrazione, fibra, percezione del frutto di rara intensità e finale lunghissimo e prepotentemente balsamico.
Vino che può essere definito memorabile.
Percarlo 2008 – Fattoria San Giusto in Rentennano
Sangiovese. Selection from the best plots in Gaiole in Chianti, long maceration and refinement for 22 months in 225 liter barrels and then in the bottle for 15 months.
It’s a WINE. I use this term, which for many has become taboo in this era of the search for lightness, almost until the invention of bloodless wine, and which in the end seems to reflect in a negative sense the search for opulence at all costs, and I use it affectionately and in a laudatory sense. A non-opulent wine which, 15 years after the harvest, has not lost a millimeter in its enamel and expressiveness and has not yet embarked on the slope of disintegration/ageing. On the contrary. It is a wine that is more ready than mature and the integrity of the liquid contained in this bottle is exceptional.
Where by integrity we do not mean “as if time had not passed”, but integrity of color and perceived fruit.
However, time has passed and the color of this Percarlo 2008 is dark, dense ruby, brilliant up to the nail. The breadth and clarity of the aromas are paradigmatic. It starts with myrtle and then the ripe tarot orange, plum, graphite and raw meat, blood notes and then the fruit returns with the cherry in alcohol and again memories of aromatic herbs and tobacco.
Warm, impactful sip, cohesive with distributed acidity and sandy tannins that are “inside” the material, the former giving brightness and the latter drawing its precise shape. Material that has concentration, fibre, perception of the fruit of rare intensity and a very long and forcefully balsamic finish.
Wine that can be defined as memorable.
Scrittore/poeta disorganico, coltivatore principiante, cuoco discontinuo, sommelier agli inizi, movimentatore di poponi, giovane padre.