Bottiglie, Degustazioni

Chianti Classico 2018 – San Giusto a Rentennano

Chianti Classico 2018 – Fattoria San Giusto a Rentennano

È un giorno da ricordare. Paradossalmente perché è la prima volta che resto deluso, anche se solo parzialmente, da una bottiglia di una delle mie cantine preferite. Che resta tale ovviamente.
Sangiovese e Canaiolo in piccola parte, invecchiamento per 11 mesi tra tonneaux e barriques.
Colore rubino scuro, al naso trovo continuità con quanto bevuto negli anni. Ricordi di frutti di bosco, viola, sottobosco, note ematiche, speziate. Balsamico e apertamente alcolico.
Al palato appare però scisso. Per quanto suggerisca una piena maturazione e offra acidità brillante e un tannino che potrebbe essere definito esatto, per forma e forza, una buona concentrazione, gusto ricco, porta in dote una carica alcolica che non sembra parte integrante del liquido. Più che venire da dentro il vino sembra che l’alcol lo avvolga. Ed è una sensazione che accompagna per tutto il tempo della bottiglia che finisce, ma finisce con un po’ di fatica.
 
Per questo dispiace ancora di più. Per il potenziale sprecato. Della gradazione alcolica elevata dei vini non si può certo incolpare le aziende che per prime affrontano le difficoltà dovute ai cambiamenti climatici ed è una disavventura in cui capita di imbattersi con frequenza sempre crescente.
 
San Giusto a Rentennano resta per me sul podio delle aziende del Chianti Classico, ma questa bottiglia lascia interdetti.
Enonauta/Degustazione di Vino #234 - review - Chianti Classico 2020 - Fattoria San Giusto a Rentennano | Chianti Classicissimo da Gaiole

 

Enonauta/Degustazione di Vino #234 - review - Chianti Classico 2020 - Fattoria San Giusto a Rentennano | Chianti Classicissimo da Gaiole

Chianti Classico 2018 – Fattoria San Giusto in Rentennano

It’s a day to remember. Paradoxically because it is the first time that I am disappointed, even if only partially, by a bottle from one of my favorite wineries. Which obviously remains so.
From Gaiole in Chianti
Sangiovese and Canaiolo in small part, aging for 11 months in tonneaux and barriques.
Dark ruby colour, on the nose I find continuity with what I have drunk over the years. Memories of berries, violets, undergrowth, blood and spicy notes. Balsamic and openly alcoholic.
However, on the palate it appears split. Although it suggests full maturation and offers bright acidity and a tannin that could be defined as exact, in shape and strength, a good concentration, rich taste, it brings with it an alcoholic charge that does not seem to be an integral part of the liquid. Rather than coming from inside the wine, it seems that the alcohol envelops it. And it is a sensation that accompanies the entire time the bottle finishes, but it ends with a bit of effort.

This makes me even more sorry. For wasted potential. The high alcohol content of the wines certainly cannot be blamed on the companies that are the first to face the difficulties caused by climate change and it is a misadventure that we encounter with ever increasing frequency.

San Giusto a Rentennano remains for me on the podium of Chianti Classico companies, but this bottle leaves you speechless.

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